Comore, s'aggrava un'italiana

Compre, s'aggravo un'italiana DISASTRO AEREO «Non può, è testimone di Geova». Ha lesioni alla colonna vertebrale Compre, s'aggravo un'italiana Ma ifamiliari bloccano le trasfusioni NAIROBI. Quattro nuove vittime si sono aggiunte ieri alla lista dei morti provocati dalla sciagura del Boeing 767 delle linee aeree etiopiche precipitato nell'Oceano Indiano dopo essere stato dirottato: si tratta di passeggeri che erano sopravvissuti all'ammaraggio forzato al largo delle Comore ma che sono deceduti in seguito alle ferite riportate. Il bilancio delle vittime sale così a 127 morti, mentre i sopravvissuti tra le 175 persone (membri d'equipaggio compresi) che erano a bordo dell'aereo dirottato sono ora solo cinquanta, gran parte dei quali ricoverati in ospedali di Nairobi o dell'isola di Riunione. Per Lucia di Folco, uno dei quattro superstiti italiani, sono insorte complicazioni di carattere sanitario. Lo ha reso noto Renzo Moioli, viceconsole onorario d'Italia all'isola di Riunione, dove la donna era stata trasferita dalle Comore, teatro della sciagura di sabato scorso. Contattato telefonicamente da Nairobi, Moioli ha precisato che la signora di Folco (25 anni, con doppia nazionalità etiopica ed italiana) è stata trasferita ieri a bordo di un elicottero dall'ospedale Belpierre di Saint-Denis, capoluogo della Riunione, in un centro sanitario di Saint-Pierre (100 chilometri più a Nord), specializzato per la cura di lesioni alla colonna vertebrale. A complicare ulteriormente la situazione contribuisce il fatto che la donna è una seguace dei «Testimoni di Geova», al pari dei suoi familiari i quali, raggiunti telefonicamente in Italia, hanno negato ai medici che intendevano sottoporla a un intervento chirurgico di praticarle delle trasfusioni di sangue. Gli altri tre italiani (Fabio Bedini, Massimo La Barbera e Cristina Urzi), dovrebbero partire stasera dalla Riunione diretti a Parigi, da dove do¬ vrebbero quindi raggiungere Roma domani mattina. I due superstiti arrestati perché sospettati di aver partecipato al dirottamento dell'aereo sarebbero invece vittime di uno scambio di persona. Il portavoce del ministero dell'Interno delle Comore, Dgouma Ibrahim, ha riferito che il secondo pilota Yonas. Mekuria non ha riconosciuto in essi due dei tre pirati dell'aria. Sulle cause della sciagura, si registra intanto la prima polemica: secondo il settimanale indipendente kenyano «The East African», prima di dirigersi verso le Comore il pilota avrebbe chiesto alla torre di controllo dell'aeroporto di Dar Es Salaam (Tanzania) l'autorizzazione all'atterraggio per fare rifornimento di carburante, che però gli sarebbe stata negata. [Ansa-Agi]

Persone citate: Cristina Urzi, Fabio Bedini, Lucia Di Folco, Massimo La Barbera, Moioli, Renzo Moioli