Belcanto & sadismo di Sandro Cappelletto

Belcanto & sadismo Belcanto & sadismo Disagi anche nei convitti italiani Orari pesanti e troppa severità ETETRO un coro di voci bianche che intende la musica come professione, vive spesso un inferno. Nessun rispetto per l'età e l'intimità affettiva dei ragazzini, nessuna assistenza psicologica. Le proteste dei genitori viennesi ricalcano, quasi parola per parola, le descrizioni di Charles Burney, lo storico della musica inglese che, nel 1770, visitò i migliori conservatori d'Europa, quelli di Napoli. Severità estrema, orari massacranti, punizioni corporali, grandi guadagni per i maestri, pura sussistenza per i giovani artisti. Un tempo, il pane quotidiano garantito era già una meta preziosa. Lo sa bene l'Italia, terra fertile di fanciullini evirati per deliziare il pubblico con le loro voci d'angelo e campare con più agio. Oggi, quali motivazioni spingono i genitori della borghesia viennese a iscrivere i figli a questo convitto dove 0 piacere del canto convive con im evidente sadismo e consente un'attività imprendito¬ riale internazionale di lauta soddisfazione? A Roma, alcuni genitori hanno ritirato i ragazzini da un coro di voci bianche, l'Arcum, che sembra coniugare l'eccellenza professionale con una radicale indifferenza verso l'età dei pueri cantores: è certo importante incidere un disco, ma i turni di registrazione devono per forza prolungarsi oltre la mezzanotte? E perché disappetenza, diffuso disagio sono sintomi non rari tra gli allievi? Il benessere che il cantare assieme reca alla nostra personalità è troppo grande per rinunciarvi a causa di qualche maestro troppo severo, o troppo represso. Esistono molti cori amatoriali di ottimo livello - per intenderci: in grado di fornire le voci dei tre gemetti del Flauto magico - dove lo studio e la disciplina non escludono lo svago. E non risulta che dai Wiener Sàngerknaben escano tanti futuri grandi tenori. Sandro Cappelletto

Persone citate: Charles Burney

Luoghi citati: Europa, Italia, Napoli, Roma