Comore la lucida follia dei dirottatori

Il copilota: potevamo atterrare in extremis a Moroni, ce lo hanno deliberatamente impedito Il copilota: potevamo atterrare in extremis a Moroni, ce lo hanno deliberatamente impedito Comore, la lucida follia dei dirottatori «Volevano farci precipitare» NAIROBI. A 48 ore della sciagura nell'Oceano Indiano sarebbero 56 i cadaveri ancora intrappolati nei rottami dell'aereo etiopico precipitato presso le Isole Comore dopo essere stato dirottato da un gruppo di etiopi, mentre 16 dei 52 sopravvissuti compresi i quattro passeggeri italiani del Boe' >g 767 delle Etiopian Airlines - se . stati trasferiti ieri all'isola di Riunione. Tra le vittime del disastro c'è Mohamed Amin, un reporter televisivo kènyano le cui immagini della devastante carestia che colpì l'Etiopia nel 1984 hanno fatto il giro del mondo. 53 anni, lavorava per la Reuters Television ed era considerato uno dei migliori reporter africani. Due pirati dell'aria sono sopravvissuti e sono stati arrestati dalla polizia delle Comore. Il terzo sarebbe morto al momento dell'ammaraggio forzato, il cui bilancio di vittime accertate era ieri sera di 67 morti, destinati probabilmente a salire a 123 aggiungendo i 56 dispersi (sulle 175 persone, tra passeggeri e membri d'equipaggio, che erano sul jet). Nel tratto di mare di fronte alla spiaggia di Mitsamiuoli, sulla costa settentrionale dell'isola principale delle Comore, una squadra di 15 sommozzatori francesi giunti dalla Riunione è impegnata nel recupero dei cadaveri rimasti intrappolati nell'aereo, che si presenta più difficile del previsto e potrà essere ultimato solo martedì. Questo ritardo può essere responsabile dell'incertezza sulle cifre che si registrava ieri nella capitale Moroni, in cui qualcuno parlava di 54 superstiti anziché 52. Tra i sopravvissuti figurano comunque tutti e quattro i passeggeri italiani che erano a bordo dell'aereo etiopico: Fabio Bedini, Lucia Di Folco, Caterina Urzi e Massimo La Barbera, che insieme con altri dodici scampati alla sciagura sono stati trasferiti nel pomeriggio di ieri all'isola della Riunione, un dipartimento francese d'oltremare. Il trasferimento è avvenuto a bordo di un «Transali» dell'aeronautica francese. A Moroni, una-dettagliata ricostruzione dell'accaduto è. stata resa dal copilota Yonas Mekuria. Ha raccontato che uno dei dirottatori sembrava ubriaco e aveva in mano una bottiglia di scotch da cui beveva di quando in quando. Il copilota è stato malmenato e costretto ad abbandonare la cabina di pilotaggio per andare fra i passeggeri. Ha cercato poi di tornarvi, invano, quando si è reso conto che l'aereo stava precipitando. Sulle Comore, ha detto, i dirottatori non hanno consentito al comandante di atterrare all'aeroporto di Moroni, a pochi km dal punto in cui l'aereo è precipitato in mare, malgrado fosse chiaro che ormai non c'era più carburante. «Lui voleva raggiungere lo scalo ma glielo hanno impedito - ha detto Mekuria -. E' stata una scena assurda. Non capivo cosa stessero facendo. Interferivano con le procedure, afferravano gli strumenti di bordo, hanno strappato via la radio. L'ultimo messaggio del comandante è stato l'avvertimento ai passeggeri che un motore era fuL i uso, e che l'aereo era rimasto senza carburante e veniva diretto verso l'Oceano». «Penso - ha detto Mekuria - che i pirati dell'aria che avessero capito perfettamente quello che stava per accadere. Ma a quei tre non importava nulla». [e. st.] Sale a 52 il numero delle persone recuperate in mare Ma per le altre 123 i soccorritori non hanno più speranze All'isola di Riunione i quattro italiani Tra le vittime il telereporter che svelò al mondo la fame in Etiopia ecipitare» ADDIS ABIBA POCO DOPO IL DECOLLO DA ADDIS ABEBA, I TRE PIRATI DELL'ARIA CORRONO URLANDO VERSO LA CABINA DI PILOTAGGIO E SE NE IMPADRONISCONO. DA QUI ANNUNCIANO: «ABBIAMO UNA BOMBA. SE QUALCUNO SI MUOVE LA FAREMO ^ÀJROWf UNO DEI TRE, GIÀ1 UBRIACO, BEVE IN CONTINUAZIONE DA UNA BOTTIGLIA DI SCOTCH. IL COPILOTA VIENE MALMENATO E COSTRETTO AD ABBANDONARE LA CABINA DI PILOTAGGIO PER ANDARE FRA PASSEGGERI. PER TRE ORE NON SEGUONO ANNUNCI SULLE COMORE I DIROTTATORI IMPEDISCONO AL COMANDANTE DI ATTERRARE A MORONI. LO MALMENANO (IL COPILOTA CERCA INUTILMENTE DI DARGLI MANFORTE), TRAFFICANO CON GLI STRUMENTI, STRAPPANO LA RADIO. L'ULTIMO ANNUNCIO: «PRECIPITIAMO, INDOSSATE I GIUBBOTTI DI SALVATAGGIO»

Persone citate: Caterina Urzi, Fabio Bedini, Lucia Di Folco, Massimo La Barbera, Mohamed Amin, Moroni