«Non ci faremo murare vivi» di G. Ce.
«Non ci faremo murare vivi» «Non ci faremo murare vivi» Bossi: «No al rientro nello Sme Anche il Vaticano contro il Nord» MANTOVA DAL NOSTRO INVIATO Ai suoi racconta uno scenario da tragedia. «Un casino terribile», dice. La Lira che rientra nel Sistema monetario europeo è la fine dell'ItaLa. Umberto Bossi riunisce il suo Parlamento della Padania e si trova spiazzato. Avrebbe voluto parlare di autodeterminazione dei popoli e di resistenza fiscale, di Finanziaria e del procuratore della Repubblica di Verona che indaga sulla Guardia nazionale padana. E invece, anche lui, è in attesa di notizie da Bruxelles: «Mi dicono che francesi e tedeschi stanno litigando sulla parità della Lira. Da quota mille è comunque sopravvalutata: cosi si abbassa lo sviluppo del Nord e sarà la fine delle imprese del Nord». Bossi si mostra preoccupato e sfottente. «Per entrare in Europa, nel 1998 bisogna risultare nello Sme da due anni. L'Italia si fa due anni alla napoletana, perché entra l'ultimo giorno del '96. Così non sono due anni, ma un anno e un giorno!». Il futuro, a breve, lo vede pessimo per i suoi padani. «Le nostre piccole e medie imprese saranno le più colpite, perché oltre alla Lira supervalutata dovranno subire anche i costi del mancato sviluppo del Sud». Per Bossi il rientro nello Sme altro non sarebbe che un tentativo di riequilibrare Nord e Sud del Paese: «Non potendo più tenere assieme i due sistemi, non potendo far decollare il Sud, abbassano lo sviluppo del Nord». E allora, prevede, «tra poche settimane i nostri imprenditori dovranno correre in salita e la via dell'indipendenza padana dovrà essere battuta con maggiore decisione». Per la primavera prossima, fine marzo, il «governo provvisorio della Padania» organizzerà un referendum con 300 garanti. Referendum per dimostrare l'esistenza, se non della Padania, di una forte componente del Nord Italia che la vorrebbe. «Il Consiglio d'Europa, che è un organismo politico, quando dovrà decidere chi entra in Europa farà ima scelta politica. Per quel che ci riguarda dovrà scegliere se schierarsi dalla parte dell'Europa laica o dalla parte di questa classe dirigente italiota». I nemici sono i soliti: il Vaticano «che ha sempre fatto politica alle spalle del Nord». La classe dirigente del Sud, «che è solo politica e mafia, visto che l'imprenditoria l'hanno sempre soffocata per garantirsi il potere». Nemici del Nord, dice, e dell'Europa. Come per la Chiesa, «la loro paura è il demonio laico». L'ingresso in Europa, per Bossi, può essere un'occasione per la Padania. «Noi non intendiamo farci murare vivi - spiega -. La Padania non è un problema per l'Europa, ma potrebbe diventarlo se si cercherà di murarla viva. La Padania è grande, più grande di molti Stati europei. Il Consiglio d'Europa sbaglierebbe a non considerare la Padania». II referendum, dunque, pei far sentire la voce dei padani. Referendum e, annuncia Bossi, «internazionalizzazione della questione padana». Gli tornerebbe comodo un Sean Connery padano, una personalità forte che gridasse «Padania libera!». Ma non ce l'ha. Ha Roberto Maroni, il Governo provvisorio e la Guardia nazionale padana, che non sono più la Lega, e conquistano le prime pagine grazie alle inchieste della magistratura. «Se si scegliesse la via di mettere in prigione la Padania, se pensassero di usare l'Europa per cementarci vivi e continuare a vivere all'occidentale in un sistema medioevale - si fa minaccioso Bossi - allora sì che saremmo un pericolo scardinante». [g. ce.]
Persone citate: Bossi, Roberto Maroni, Sean Connery, Umberto Bossi
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