Offri più sicurezza al tuo computer

E' «made in Italy» una novità importante per i videoterminali: basta con riflessi e radiazioni E' «made in Italy» una novità importante per i videoterminali: basta con riflessi e radiazioni Offri più sicurezza al tuo computer Uno schermo efficace contro le emissioni nocive L'informatica, le autostrade telematiche, i computer e le loro sempre più straordinarie capacità. Meraviglie che cominciano a esserci familiari, ma che conservano il loro tipico sapore «americano». Eppure un accessorio tra i più utili per chi usa i computer - uno schermo antiriflesso che i più accurati esami tecnici hanno classificato tra i migliori in commercio - è nato in Italia, per di più in un'azienda che fino ad ora non si era mai occupata del mondo degli schermi antiriflesso. Princy, questo il nome del nuovo schermo, arriva infatti da un'azienda di Leinì, nell'hinterland torinese, che da alcuni anni è ai vertici europei nella produzione di «gruppi di continuità». «I nostri prodotti - spiega il presidente Rodolfo Medugno - mantengono costante l'ali¬ mentazione elettrica a tutte quelle sofisticate apparecchiature che non tollerano i normali sbalzi di energia. Agli schermi antiriflesso ci siamo arrivati quasi per caso...». - Scusi, come sarebbe «per caso»? «Le nuove normative dell'Unione Europea ci impongono di certificare la sicurezza e la compatibilità elettromagnetica. In parole povere dob- biamo verificare, con una strumentazione molto complessa, che i nostri prodotti non provochino disturbi all'ambiente o ad altre apparecchiature. Durante una di queste misurazioni ci siamo resi conto che la presenza di un monitor falsava in misura considerevole i valori rilevati. Quindi abbiamo costruito una specie di "gabbia di canarino" intorno al monitor, per inventarci una schermatura totale...». - E come? Gli schermi antiriflesso riducono ma non annullano la presenza di emissioni nocive dai monitor per computer... «Non è vero: noi ci siamo riusciti. Le mostro un documento del Servizio di fisica sanitaria del Policlinico di Milano, firmato dal professor Orsini. Dice testualmente che "i filtri Princy contribuiscono all'abbattimento delle radiazioni emesse da una unità Vdu sino a livelli ritenuti trascurabili dal punto di vista della tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori, come prescritto dalla Direttiva del Consiglio 90/270 Cee, recepita in Italia dal decreto legislativo 626/94...". Sa che cosa significa?». - Che gli schermi antiriflesso Princy riducono le radiazioni a livelli inferiori ai limiti consentiti... «Non è esatto. Perché il decreto 626 non fissa i valori "minimi" per le radiazioni emesse dai videoterminali. Quindi, se un istituto pubblico come il Servizio di Fisica Sanitaria di Milano parla di "livelli trascurabili" significa che i valori rilevati sono molto vicini allo zero. In assenza di limiti fissati dalla legge, infatti.l'unico valore trascurabile è quello che non c'è». - Signor Medugno, qual è il segreto del suo nuovo brevetto? «Vede, in genere gli schermi antiriflesso offrono soltanto una protezione frontale. Princy, al contrario, grazie ai supporti laterali costruiti in modo da funzionare da antenna per le emissioni del monitor, estende la protezione a 180 gradi. Quando ho presentato il nostro prodotto agli esperti del settore, questi lo hanno provato e riprovato. Tutti hanno dovuto convenire che funzionava: persone che da anni non riuscivano a lavorare al computer senza avere bruciore e lacrimazione agli occhi, d'improvviso non hanno più avuto problemi. Qualcuno ha commentato che avevamo trovato l'uovo di Colombo...». - Signor Medugno, gli schermi Quincy hanno un aspetto molto particolare. Sembrano quasi un prodotto d'altri tempi... «E' stata una nostra scelta: prima di affrontare il mercato abbiamo fatto delle prove interne all'azienda. Abbiamo scelto un cristallo di altissima qualità, che facciamo produrre su nostre specifiche negli Stati Uniti. Abbiamo anche chiesto la collaborazione di un gruppo di esperti in psicologia del lavoro. Sono stati loro a consigliarci di dare a Princy un aspetto "amichevole", per personalizzare e rendere più piacevole il posto di lavoro. Di qui il rivestimento in similpelle: morbido, colorato, piacevole da vedere e da toccare». - Ergonomia, protezione con- tro le radiazioni, salvaguardia della salute. Direi un prodotto interessante... «Non esattamente. Più che un prodotto, definirei Princy una "soluzione", in quanto raccoglie in sé ricerca, tecnologie e idee che combinate insieme ci hanno permesso di realizzare uno strumento che risolve e previene i problemi che possono derivare dall'utilizzo del computer. Abbiamo cercato di dare forma all'idea di "benessere per chi lavora, studia e gioca", realizzando una barriera reale contro le radiazioni elettromagnetiche e un eccellente strumento ottico di prevenzione. Se mi permette, oserei dire una soluzione unica nel suo genere. La sua azione protettiva contro l'inquinamento elettromagnetico dell'ambiente, il notevole miglioramento del contrasto, l'eleiminazione dei riflessi, la protezione contro la polvere polarizzata, l'armoniosità delle forme e dei colori, rendono Princy un accessorio indispensabile al miglioramento della qualità della vita». - Insomma, gli manca solo la parola... «Purtroppo sì. Princy vorrebbe raccontare tante cose di sé, della sua tecnologia, della ricerca da cui è nato. Ma ancora non parla: attendiamo che lo faccia per lui chi lo ha già conosciuto...». asi; pig¬

Persone citate: Medugno, Orsini, Rodolfo Medugno

Luoghi citati: Italia, Milano, Quincy, Stati Uniti