In coma il muratore bambino
In coma il muratore bambino In coma il muratore bambino A12 anni travolto dall'impalcatura A Trani giovane muore in cantiere BARI. Schiacciato da un'impalcatura che ha ceduto di schianto travolgendolo, un baby operaio edile di 12 anni, impegnato nella ristrutturazione di una palazzina alla periferia di Bari, è rimasto gravemente ferito. E' in coma. Era stato ingaggiato da una piccola azienda e sottratto alla scuola («non voleva andarci», dicono i genitori). Ora è ricoverato nel reparto di neurochirurgia del Policlinico. Trauma cranico con versamento cerebrale, schiacciamento di alcune vertebre, trauma toracico e lieve paresi del braccio sinistro: questo dice il referto medico. I neurochirurghi sono ottimisti, il ragazzo può farcela. L'incidente, avvenuto a Torre a Mare, periferia sud di Bari, ripropone il fenomeno dello sfruttamento dei minori. Fino a giovedì sera nessuno conosceva la storia di Mario. Reclutato dal ventinovenne Antonio Favuzzi, titolare di un'azienda edile, il ragazzo lavorava alla ristrutturazione di una palazzina a due piani. Stava aiutando i muratori a caricare su un furgoncino la calce, e a tirar giù con una carrucola il materiale da portar via. In fase di smontaggio, l'impalcatura («un colpo di vento» secondo Favuzzi) è caduta. Mario, per strada, ne è stato travolto. A Trani, invece, un altro operaio è morto. Caduto da un'impalcatura. Un volo di quattro piani. Si chiamava Francesco Loconte. Aveva 19 anni. Ma oggi fa notizia Mario. Ne aveva soltanto 12 e non andava a scuola. Il padre, fruttivendolo, e la madre, casalinga, entrambi cinquantenni, abitano a Noicattaro. Insistono nel dire che il ragazzo non voleva andare a scuola e preferiva fare lo stesso lavoro dei quattro fratelli maggiori. Sospettato di avergli trovato l'impiego abusivo, uno dei fratelli, dipendente della stessa imprese edile, ha smentito: «E' stato lui a non voler più andare in classe». Il magistrato Elio De Maria valuterà la relazione della pohzia e dell'Ispettorato del lavoro. Al momento, il titolare dell'impresa è stato denunciato per lesioni colpose gravissime. Adesso, mentre l'Osservatore Romano critica i media «per la loro indifferenza» a questi episodi, e il sottosegretario al Lavoro, Federica Rossi Gasparrini, auspica l'introduzione urgente di una normativa più rigorosa sulla sicurezza, Angelo Bozzetto, presidente regionale dell'Ance (Associazione costruttori edili), denuncia: «In Puglia l'80 per cento dei lavoratori del settore sono in nero. Un operaio specializzato viene pagato 50 mila lire al giorno, un ragazzino 30. Entrambi possono lavorare anche 12 ore. Un dipendente costa invece, alle aziende che rispettano i contratti, 300 mila lire al giorno. Le imprese legali sono così in minoranza e fuori mercato». Tonio Attino La palazzina di Bari dove lavorava il piccolo muratore
Persone citate: Angelo Bozzetto, Antonio Favuzzi, Elio De Maria, Federica Rossi Gasparrini, Francesco Loconte, Mare, Tonio Attino
Luoghi citati: Bari, Noicattaro, Puglia, Trani
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