«Allenti, arriva un duce» di Indro Montanelli

«Allenti, arriva un duce» Il decano dei giornalisti: Bossi? In Francia sarebbe in manicomio «Allenti, arriva un duce» Montanelli: qualcuno riempirà i vuoti «E su quel balcone spuntò un uomo». Così, ieri, il Corriere della Sera ha intitolato il fondo di prima pagina firmato da Indro Montanelli. Un'istantanea «immaginaria (ma non troppo)» dell' Italia, Anno Domini 1996; due colonne all'insegna del paradosso, datate «Lugano, 27 novembre 1999» e vergate dal decano dei giornalisti italiani come «sommaria e del tutto asettica cronaca» dei fatti che potrebbero portare a osannare un casuale ed anonimo «Signor Deodato» come nuovo inquilino di Piazza Venezia. Anonimo, ma «mai - annota Montanelli - nome mi è parso più presago». Casuale: «Su quel balcone era apparso solo per annaffiare i vasi di fiori che ingentiliscono la balaustra». «Maledico il momento in cui m'è venuto in mente di scrivere queste righe - confessa il Grande Indro -. Adesso, sono flagellato dalle domande di quelli come te che vogliono sapere chi avevo in testa per il ruolo di Deodato. Ma non c'è risposta, caro collega; non c'è risposta... Perché, quello che ho voluto dire è una cosa semplice e chiara: e cioè che, in politica, quando si forma un vuoto, è inevitabile che sopravvenga qualcosa o qualcuno a riempirlo». E la situazione italiana qual è? «Quella che sta sotto gli occhi di tutti. Non c'è più un centro di potere; uno Stato; una maggioranza; una opposizione che faccia opposizione. E, in frangenti come questi, chiunque si presenti, chiunque s'affacci al "balcone", anche per un caso fortuito, può diventare un nuovo duce». Incalza Montanelli: «Ho solo voluto denunciare una situazione oggettivamente pesante, grave. Tu lo sai che gli italiani non ci leggono più. Per farci leggere, dobbiamo trovare qualche marchingegno. E il paradosso è il migliore dei marchingegni, il meno rozzo, il meno volgare. E' un po' la mia chiave. Però, è subito partita la caccia al nome: chi sarebbe il nuovo duce? Bossi? Di Pietro? No, niente dietrologia. Ognuno è ubero di scommettere sul tavolo che vuole». Poco prima, alla presentazione del libro di Carlo Scognamiglio («La democrazia in Italia»), Montanelli dice: «Ho una grande rabbia nei confronti degli organi di stampa; se dico tutto mi buttano fuori dall'albo. Sui giornali non si affrontano i temi importanti, si preferisce indagare sulle vicende dì alcova degli indagati». Bossi e la secessione? «In un Paese come la Francia, con una forte identità nazionale, sarebbe in manicomio. Non in galera, in manicomio». [m. tor.] ^ ^^^^^^^^ Indro Montanelli

Persone citate: Anonimo, Carlo Scognamiglio, Deodato, Di Pietro, Indro Montanelli, Montanelli

Luoghi citati: Francia, Italia, Lugano