La fuga dei baby Giulietta e Romeo

Rovigo: lei ha 12 anni, lui 15. Sono spariti lunedì pomeriggio con 300 mila lire Rovigo: lei ha 12 anni, lui 15. Sono spariti lunedì pomeriggio con 300 mila lire La fuga dei baby Giulietta e Romeo La ragazzina ha telefonato una volta ai genitori «Tranquilli, sono a Venezia con il mio amore» ROVIGO NOSTRO SERVIZIO Giulietta e Romeo abitano qui. E sono due bambini: 12 anni lei, 15 lui. Si sono messi in tasca trecentomila lire e sono spariti per una fuga d'amore. A Venezia, città romantica per antonomasia e abbastanza vicina per una scappatella a quell'età. A farli decidere sarebbero state le perplessità manifestate dalla famiglia della ragazzina per una storia d'amore iniziata tanto presto. L'allarme è stato dato lunedì, dai familiari, subito dopo la fuga, e la questura di Rovigo lo ha diramato in tutta Italia, ma le ricerche non hanno dato finora alcun esito. Unica traccia, una telefonata della ragazzina ai genitori: «Sono a Venezia col mio grande amore, non preoccupatevi», avrebbe detto prima di riattaccare. E due altre chiamate fatte ad un amico, in giorni diversi, per informarlo che stavano entrambi bene, che tutto era andato come previsto e che si trovavano, appunto, a Venezia, la città degli innamorati. L'unica cosa certa è che i due hanno fatto perdere le tracce dopo il corso di catechismo di lei: il parroco non si era spiegato perché fosse uscita prima del termine della lezione; ora lo sa. Dalla scuola entrambi erano rientrati a casa, per il pranzo; poi sono usciti e il ragazzo, che frequenta un istituto professionale, è andato a prendere la giovane innamorata, iscritta al secondo anno delle scuole medie, fuori dalla parrocchia. Insieme si sono allontanati in bicicletta. Qualcuno li ha visti mano nella mano alla stazione ferroviaria, ma in quel momento non ci ha fatto caso. Nessun altro indizio, se non le biciclette trovate abbandonate in una rastrelliera vicino alla stazione. Una ulteriore conferma è arrivata dalla testimonianza di un compagno di classe della adolescente, che frequenta la seconda media «Parenzo», il quale ha riferito di aver ricevuto le due telefonate, una martedì, l'altra ieri. In entrambe le occasioni l'amica gli avrebbe ripetuto di essere a Venezia e di stare bene. Pochi mesi fa la ragazzina aveva visitato il capoluogo lagunare insieme alla madre. E sempre a Venezia risiede una sorella, la quale però ha negato di aver visto la coppietta in fuga. Di qui deve essere nata la scelta della meta, in qualche modo conosciuta e ritenuta più «sicura». Sia i genitori che gli insegnanti dei due innamoratini li descrivono come ragazzini normali, senza alcun particolare problema familiare o scolastico. Secondo il preside della «Parenzo», nessun indizio nell'atteggiamento della ragazzina avrebbe fatto intuire, negli ultimi giorni, una volontà di fuga. Di certo vi è solo che l'allontanamento è stato progettato con una certa cura: i due fidanzatini sono infatti scappati, probabilmente in treno, con quelle trecentomila lire raccolte nei giorni precedenti, qualche brioche e un maglione di ricambio. Ma dove avranno trovato rifugio per la notte? A nessun albergo sarebbe passata inosservata una coppia tanto giovane. E la polizia ferroviaria li avrebbe identificati in una qualche stazione. Gli investigatori stanno dunque battendo tutte le piste, non solo in laguna, ma anche a Padova, Ferrara, Bologna: nel sospetto che i messaggi da Venezia possano essere un semplice depistiggio; e nella speranza che nel frattempo siano gli stessi fidanzatini a rifarsi vivi con le famiglie, togliendo agli investigatori le castagne dal fuoco e risolvendo senza drammi la fuga di questi Giulietta e Romeo baby. Mario Lollo Sono molto probabilmente a Venezia i due baby fidanzati fuggiti di casa da Rovigo quattro giorni fa

Persone citate: Mario Lollo, Parenzo