Zaire 800 mila profughi ritrovati dalle foto aeree

L'Onu: intervento ancora necessario L'Onu: intervento ancora necessario Zaire, 800 mila profughi ritrovati dalle fato aeree Itutsi bombardano un centro ugandese Mobutuparla col capo dell'opposizione GINEVRA. Foto aeree riprese sullo Zaire- orientale hanno permesso di localizzare circa 800 mila dispersi nella foresta. Lo ha reso noto un responsabile della Croce Rossa internazionale. I voli di ricognizione sono stati effettuati da aerei di vari Paesi, soprattutto americani e britannici. Questa la localizzazione delle persone in base ai nuovi documenti: - 150 mila si troverebbero a metà strada tra Bukavu e Goma - altre 100 mila tra Bukavu e Walikale - altrettante più al Nord di Walikale in direzione di Kisangani - 250 mila a Mwenga ( 100 km a Sud Ovest di Bukavu) - 100 mila a Katchunga (150 km ad Ovest di Bukavu) - 100 mila a Fizi (a Sud di Uvira). L'allarme sulla sorte di 800 mila profughi di cui mancavano notizie da tempo era stato lanciato in giornata anche a Bruxelles dalla commissaria europea per l'intervento umanitario Emma Bonino. La presenza di tante persone che ancora vagano per lo Zaire orientale ha spinto l'Alto commissariato dell'Onu per i profughi (secondo cui agli 800 mila ruandesi si aggiungerebbero 250 mila zairesi) a dire a Ginevra che «l'invio di una forza internazionale è ancora necessario». Molte voci si erano levate negli ultimi giorni sostenendo invece che non ce n'è più bisogno, dopo il massiccio rientro di profughi hutu (forse mezzo milione) in Ruanda. Dal vicino Burundi il governo del maggiore Pierre Buyoya ha respinto ieri le accuse di Amnesty International secondo cui molti dei 500 rifugiati hutu burundesi rimpatriati dallo Zaire sarebbero stati uccisi nell'ultimo mese. Secondo un portavoce presidenziale le accuse sono «completamente false» e «mettono in discussione la credibilità di Amnesty». Per quanto riguarda gli. scontri, ieri la cittadina di confine di Mpondwe, nell'Uganda sudoccidentale, è stata bombardata da ribelli con basi nel vicino Zaire, costringendo a una fuga precipitosa il capo dei servizi di sicurezza ugandesi David Pulkol, alcuni parlamentari e alti ufficiali dell'esercito e della polizia che stavano ispezionando la zona. Lo hanno riferito fonti giornalistiche a Kampala, secondo le quali il bombardamento si è protratto per circa mezz'ora. Si è svolto all'insegna della «conciliazione nazionale», secondo il capo dell'opposizione zairese Etienne Tshisekedi, un colloquio che quest'ultimo ha avuto ieri con il presidente Mobutu Sese Seko nella villa del Sud della Francia in cui il presidente dello Zaire sta trascorrendo un periodo di convalescenza. «Il Paese ha bisogno di una classe politica unita - ha detto Tshisekedi al termine del colloquio -. Quello che perseguiamo è ciò che il nostro popolo attende da tempo, cioè la conciliazione nazionale». Quanto a una sua eventuale candidatura alla carica di primo ministro, Tshisekedi ha detto di avere «condotto nel Paese la lotta per la democrazia dal 1980, mai per essere Presidente o primo ministro». [Ansa]

Persone citate: David Pulkol, Emma Bonino, Etienne Tshisekedi, Fizi, Goma, Pierre Buyoya, Tshisekedi