San Malraux, patrono di Francia
San Malraux, patrono di Francia . .... . ... ... . .. ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■■■ ■ . ■■ ■ ■ . : . i ; -v "''7*' *% IL CULTO DEL MINISTRO DANDY San Malraux, patrono di Francia Dilaga la mania per il grande scrittore PARIGI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Malraux superstar. L'uomo che proclamava «voglio una statua da vivo» e per timore della convenzionale autobiografia vergò le indimenticabili «Antimemorie» trionfa post mortem. Bel contrappasso. Domani sera il Panthéon ne accoglierà - vent'anni dopo il decesso - le spoglie. E toccherà a Chirac (che pure si fece redarguire dal celeberrimo ministro della Cultura: «Jacques, quelle che lei chiama "primitive" sono, casomai, "primordiali"») tesserne gli elogi. Ma la malrauxmania non tocca solo l'Eliseo e Matignon. Né i sempre più sparuti circoli gollisti o i club letterari. Ancor meno l'anima resistenziale della Francia, ormai in deliquescenza. No: André Malraux è trendy, fa tendenza. Dimentichiamo il suo capolavoro - «La condizione umana» - che fece bofonchiare ad Albert Camus: «Lo ineritavi tu, il Nobel», malgrado occupi in pianta stabile la terza posizione fra i best-seller transalpini pocket. E anche il suo pedigree militar-oratorio. Se oggi il personaggio Malraux affascina è per il dandysmo. Un Lawrence d'Arabia francofono. Cicca penzoloni (senza filtro, anzi arrotolata a mano, del genere «uomini veri»), frangia che spiove (ideale per ravviarsi i capelli con nonchalance mentre si arringa la folla), sguardo visionario, magrezza, giacche in cui navigare, pantaloni da infilarsi nello stivale, pulloverini. E gli immancabili tic. Sarà riduttivo trasformare «il nostro massimo scrittore» (Mauriac) in top model vagamente dannunziano. Ma la formula ha successo. Tanto da indurre un settimanale frivolo ma non troppo quale «Elle» ad abbigliare una modella - previo adeguato maquillage e taglio malrauxiano - nei suoi panni. In caso di pioggia, il periodico suggerisce «impermeabile gabardine beige, maniche raglan». Sapeva, l'austero General cui il metro e 90, per non citare quel naso impareggiabile, vietava qualsiasi vezzo stlistico che non è particolarmente militaresco accompagnarsi a un dandy mono omofilo di Wilde ma pur sempre inguaribilmente barocco? Sì. Tra i due fu amore a prima vista. Agosto '15: André il Rosso, talentuoso ma talora impostore (sbarca in Cina per confezionarvi un instant-book ante litteram quasi la conoscesse da anni), un debole per le donne e la gloria, trova nel mistico de Gaulle il Principe guerriero che canterà per mezzo secolo con slancio sincero ma risvolti cortigiani. Credeva nel marxismo. Lo abbandona per uno spilungone che all'Internazionale preferisce la Marsigliese. Al punto da organizzare, in pieno Maggio '68, un controcorteo della Maggioranza Silenziosa sugli Champs-Elysées, e seguire il suo idolo nel rancoroso esilio finale. Contraddizioni? E' grazie a loro, in fondo, che Malraux risorge dalle ceneri. «La verità della creatura umana bisogna cercarla in quello che nascon- de» soleva dire. Ambiguo, dunque, come i nostri tempi. Che gli tributano i massimi onori. Sul metrò, le sue frasi lapidarie affliggono i pendolari. Ad ogni fermata, stop: si cita. In libreria, ti attendono una decina di novità ad hoc. Spicca una «Let- tera a Malraux» firmata Jack Lang. Il destinatario, che mai gli scrisse, non modificherà quella sana abitudine. Aggiungiamo il fittissimo programma televisivo e radiofonico, la caccia agli «Io lo conoscevo bene», le copertine e - già si profilano - i gadget: avremo il quadro della febbre che oggi divora la Francia. Come spiegarla? Si dice che in tempi di nani rievocare i giganti faccia bene. Enrico Benedetto Domani saal PanthéoChirac a ce Persino il Elle si ispiper le sue Un esempio dello «stile Malraux» che affascina la Francia lo scrittore e una giovane modella in una giornata di pioggia Domani sarà sepolto al Panthéon e sarà Chirac a celebrarlo Dal guardaroba dell'autore de «La via dei re» un'altra replica del suo look che la rivista di moda francese definisce «letterario» Persino il femminile Elle si ispira a lui per le sue modelle Una sequenza del gioco fotografico apparso nell'ultimo numero della rivista «Elle» con foto di archivio di Malraux e modelle che indossano gli stessi vestiti
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