I camionisti assediano Juppé

Strade bloccate, benzina agli sgoccioli, industrie in difficoltà: risparmiata solo Parigi Strade bloccate, benzina agli sgoccioli, industrie in difficoltà: risparmiata solo Parigi I camionisti assediano Juppé La Francia semiparalizzata, toma l'incubo PARIGI NOSTRO SERVIZIO I fantasmi della crisi energetica, e ancor peggio quelli dell'estate del 1992, quando il Paese fu messo in ginocchio da due settimane di blocco delle arterie principali da parte dei camionisti, hanno ricominciato ad agitare i sonni dei francesi. Dopo quattro giorni di prova di forza, con i mezzi pesanti che bloccano le strade di accesso alle grandi città - Parigi è finora l'unica risparmiata le conseguenze sono già pesanti, soprattutto a Bordeaux, la città il cui sindaco è Alain Juppé, contestatissimo primo ministro che ormai vede la sua quota di popolarità ridotta al minimo record del 22 per cento. Gli accessi ai depositi di carburante e alle raffinerie sono bloccati dai camion, supermercati e pompe di benzina stanno esaurendo le riserve, molte fabbriche sono in gravi difficoltà, con gli stock di produzione che si ammassano nei depositi. Il municipio di Bordeaux ha istituito una cellula di crisi per consentire il rifornimento prioritario a polizia, pompieri e mezzi di soccorso, ed è stato costretto a far ricorso a una scorta di agenti per far filtrare attraverso i blocchi stradali dei manifestanti alcuni veicoli che trasportavano carburante negli ospedali e nelle case popolari ormai senza gasolio per riscaldarsi. Tra file ai distributori e colonne di auto bloccate sulle tangenziali attorno a Bordeaux, Strasburgo e a molte altre grandi città, la tensione aumenta di ora in ora, tanto che nella serata di ieri c'è stato anche un parapiglia, con un ferito, fra conducenti che bloccavano la circolazione e altri che volevano passare. Tensione palpabile anche al tavolo del negoziato, che si è aperto ieri sera al ministero dei Trasporti, tra rappresentanti sindacali dei camionisti e organizzazioni padronali. Mentre entravano nella sala delle trattative i sindacalisti ripetevano che in caso di fallimento il blocco stradale assumerà caratteristiche drastiche, con conseguenze disastrose per la popolazione. Ma i primi segnali non sono affatto di disgelo, anzi, sulla questione dei salari e della riduzione dell'orario di lavoro - i princi¬ pali punti di dissenso - le parti sono sembrate ancora molto lontane. Qualche sindacalista, peraltro, ha accennato ad un «cambiamento di tono» della controparte, che sarebbe più malleabile soprattutto sul tema dell'avanzamento dell'età pensionabile a 55 anni. Difficilmente prevedibili sono le conseguenze di un inasprimento della protesta, visto che ormai le categorie sociali in aperto conflitto con il governo sono praticamente quasi tutte, dai funzionari pubblici ai giornalisti, dai medici agli insegnanti. La popolarità in picchiata del presidente Jacques Chirac e ancor più di Juppé, pesa non poco sul morale della gente, che non soltanto a Bordeaux ha cominciato la famigerata corsa all'accaparramento dei beni essenziali. «I camionisti li conosciamo bene», ha detto in tv una donna del capoluogo girondino impegnata in un'interminabile fila ad una pompa di benzina; ma un compagno di attesa l'ha rimproverata affermando che «anche loro, i camionisti, hanno ragione, sono pagati meno di una donna delle pulizie». Intanto, le immagini inquietanti dei duemila «mostri» metallici che accerchiano la città di Juppé sembrano quanto mai emblematiche. A Donges, nella Loira atlantica, 40 camion impediscono l'accesso alla raffineria dei camion-cisterna. A Lione, i due principali centri di approvvigionamento, la raffineria di Feyzin e il deposito petrolifero lionese, sono isolati dagli autocarri e nessun mezzo può entrare o uscire. A Valence, identica situazione nei depositi della Shell e della Total, che alimentano tutte le stazioni di servizio dei Dipartimenti vicini. Nel Nord, a Caen per esempio, non si sta meglio, e quasi tutte le pompe di benzina esibiscono avvisi di mancanza di carburante, che non scoraggiano però gli allarmati abitanti dal mettersi pazientemente in fila, anche senza speranza. Alla Peugeot di Sochaux è scattata ieri la prima giornata di cassa integrazione per le difficoltà di reperire pezzi industriali, mentre molti stabilimenti Renault sono in gravi difficoltà. Cortei, blocchi, sbarramenti isolano Le Mans, Rennes, Nantes e Rouen. In fila, con le ultime gocce di benzina in fondo al serbatoio, migliaia di automobilisti. Tullio Giannotti jTf GLI ALTO QUA! DB JUPPE INSEGNANTI PER L'OCCUPAZIONE E I SALARI FUNZIONARI PUBBLICI PER L'OCCUPAZIONE ESSAI CONTROLLO AEREO PER L'OCCUPAZIONE, I SALARI E LA DIFESA DEL SERVIZIO PUBBLICO m EU- PER L'OCCUPAZIONE E I SALARI POSTE PER LA DIFESA DEL SERVIZIO PUBBLICO MEDICI CONTRO IL PIANO JUPPE' (sindacati Csmf, Sml, Fmf) a favore del piano Juppé (sindacato Ma-Franc'e) SNCF (ferrovie) RATP (metrò di Parigi) PER L'OCCUPAZIONE EI SALARI PER LA DIFESA DEL SERVIZIO PUBBLICO AIR FRANGE EUROPE La situazione peggiore a Bordeaux la città di cui il contestato premier è sindaco. La sua popolarità è a un minimo record, il 22 per cento Il primo ministro francese Alain Juppé

Persone citate: Alain Juppé, Donges, Jacques Chirac, Tullio Giannotti