«Tempo presente», si dialogava come al club; disputa su Bacco di Oreste Del Buono

«Tempo presente», si dialogava come al club; disputa su Bacco LA LETTERA DI O.d.B. Ferocia umana malattia da curare Gentile Signor Del Buono, quello che più mi ha indignato dell'efferato episodio accaduto nel giardino di corso Svizzera a Torino, dove una piccola cagnetta è stata strangolata e lasciata appesa a un ramo, è la scritta sul sacchetto di plastica contenente la povera bestiola: «Difendi la natura umana, i giardini ai bambini». Signor Del Buono, il nostro Pianeta sta morendo, l'armoniosa originaria bellezza è stata deturpata, i boschi spariscono, i fiumi, i laghi ed i mari sono inquinati di ogni genere di porcherie come d'altronde l'aria che respiriamo e l'acqua che beviamo... Antonio Miglionico GENTILE Signor Miglionico, capisco il suo sfogo: non è davvero bello da qualsiasi punto di vista questo periodo della nostra vita. Lei dice giustamente: «Il buco dell'ozono che si allarga sempre più e le conseguenze di Cernobil che si fanno sentire con il forte aumento dei decessi per tumori, tutto ciò è colpa dell'unico animale che ha il dono della "intelligenza", l'uomo! Ma questo pseudo difensore della natura umana dei giardini è sicuramente a conoscenza che l'uomo è l'essere vivente più crudele, è l'unico tra gli animali che è capace di uccidere per puro sadismo, di torturare altri esseri per puro godimento. Le cosiddette bestie, gli altri animali non arrivano a questi eccessi, agiscono solo d'istinto, hanno un codice di comportamento che la natura ha loro Ferociamalda cu umana attia rare fornito e lo rispettano. Per quale motivo l'uomo si sente in diritto di infierire sugli altri animali? Forse per una distorta visione della difesa della specie o forse perché è fatto a "immagine e somiglianza di Dio" o forse perché l'uomo ha il primato sugli altri animali e può servirsene per le proprie necessità? Pirandello ha detto una frase illuminante: "Se si guarda negli occhi una bestia, tutti i sistemi filosofici del mondo crollano". Per cortesia non citi la città da cui scrivo...». Questa sua raccomandazione che, ovviamente, rispetto mi dà l'idea della diffidenza che lei nutre per i nostri simili. E' vero che nel piccolo, per dimensioni, ma grande, per ferocia, episodio del giardino di corso Svizzera, si afferma il peggio della natura umana, ma, non mi stancherò di ripeterlo, dobbiamo cercare sempre di non generalizzare. Sarebbe colpevole estendere a tutti questa facoltà che l'uomo si arroga di ribadire il proprio potere e danno dei più deboli. Consideriamola una malattia, e tutte le malattie meritano di essere curate. Altrimenti, se si accetta l'allargamento a tutti di questa nefanda facoltà, si finisce male. Sul serio, non semplicemente per ipotesi. Oreste del Buono

Persone citate: Antonio Miglionico, Del Buono, Gentile Signor Del Buono, Pirandello

Luoghi citati: Miglionico, Torino