la lira torna sotto quota mille di U. Ber.

Ancora polemica su Le Monde contro Bankitalia. Prodi: «Hanno esagerato» Ancora polemica su Le Monde contro Bankitalia. Prodi: «Hanno esagerato» la lira torna sotto quota mille I mercati scommettono sull'inflazione in calo MILANO. La corsa della lira continua: ai massimi sul dollaro (1503,75 poi addirittura sotto quota 1500) dal giugno '93; sotto, nel pomeriggio, alla fatidica soglia dei mille punti (998,50) rispetto al marco. Chissà, sarà un caso ma la nostra moneta ha preso il volo dopo le aspre polemiche con i cugini francesi che hanno accusato Banca d'Italia di frenare l'apprezzamento della lira in vista del rientro nel Sistema monetario europeo. Alle accuse rivolte da «Le Monde» la squadra di Fazio ha risposto ostentando indifferenza. Il presidente Prodi s'è limitato a dire che «i ragazzi di Le Monde sono andati un po' sopra le righe». Chi ha reagito, invece, sono gli industriali, i più preoccupati per un rientro della lira, ormai imminente, a valori alti. «Banca d'Italia - ha protestato Giorgio Fossa - non fa certo manovre del genere, eppoi andiamo a vedere i numeri. La lira negli ultimi 18 mesi ha recuperato 18 lire sul franco». Infine, l'appello alle autorità di governo: «Non si può assolutamente andare sotto le mille lire». Del resto, ricorda Fossa, «la lira deve rientrare alle stesse condizioni degli altri, a quota 1010-1011 contro il marco, ovvero la media dei cambi dell'ultimo semestre. E speriamo che il governo faccia questa battaglia, almeno questa...». Eppure la lira sembra aver innestato una marcia in più, anzi un vero e proprio turbo alimentato da considerazioni che stanno inebriando i mercati. L'inflazione, innanzitutto. Oggi verranno resi noti i dati in arrivo dalle prime città campione e si moltiplicano le previsioni più rosee: si andrà sotto il 3% di ottobre e, per alcuni ci si avvicinerà addirittura al picco del 2,5%. Certo, il varo dell'eurotassa con promessa di rimborso, ha suscitato critiche in campo intemazionale (il «Financial Times» parla di «tradimento dello spirito di Maastricht), ma gli operatori plaudono al fatto che il Tesoro rastrelli, grazie ai quattrini del fondo ammortamento, titoli in circolazione. Ieri l'intervento di Ciampi ha riguardato 6 mila miliardi tra Cto e varie emissioni di Btp e Cct. Si tratta di operazioni tecni¬ che ma che contribuiscono al buonumore della City verso la lira e i futures sui Btp, giunti comunque a quotazioni da brivido, eccessive per qualcuno. E' stata la Bundesbank, infatti, a mettere in guardia contro i rialzi dei titoli italiani e spagnoli «che non riflettono miglioramenti economici reali» ma solo una speculazione dei mercati che scommettono sulla convergenza del costo del denaro in Europa. Eppure nulla sembra, almeno per il momento, turbare il clima favorevole dei mercati, traversati da speranze rosee. Potrebbe èssere, dicono gli analisti, il fine settimana del rientro nello Sme ma anche, data la discesa dei prezzi, quella del calo del tasso di sconto. Un buon sistema per consolare la Confindustria. [u. ber.]

Persone citate: Ciampi, Giorgio Fossa, Prodi

Luoghi citati: Europa, Milano