Il sogno romano di Castro di Foto Ansa

Turista nella capitale col sindaco Rutelli: «Dove morì Cesare?» Turista nella capitale col sindaco Rutelli: «Dove morì Cesare?» Il sogno romano di Castro «Se Clinton fosse Marco Aurelio... » ROMA. Cronaca di un dialogo di fine millennio. Francesco Rutelli e Fidel Castro si fermano davanti alla statua equestre di Marco Aurelio nella piazza del Campidoglio. Il Sindaco racconta al Comandante che anche Bill Clinton si soffermò davanti a quella statua due anni fa e gli confidò che leggeva spesso i «Ricordi» di Marco Aurelio. Passa qualche secondo e Rutelli chiede a Castro: «Pensa che farà la pace con Clinton?». E il Presidente cubano: «Mah, non so se avrà la saggezza di Marco Aurelio». Così, all'ombra del celebre bronzo romano, Rutelli ha posto a Castro la domanda che è sulla bocca di tutti negli ambienti diplomatici sulle due sponde dell'Atlantico. E cioè se la cinque-giorni del leader cubano a Roma e la sua storica visita alla Santa Sede si riveleranno o no l'inizio di un progressivo disgelo anche con gli Stati Uniti. Castro è ripartito ieri per L'Avana a bordo del suo vecchio Ilyushin-62 (un aereo gemello lo seguiva a poca distanza per sviare i terroristi) senza dare giudizi molto incoraggianti su questo punto. Anzi, ha detto più volte durante il suo soggiorno che egli non si fa «illusioni» sull'intenzione di Clinton di togliere l'embargo contro Cuba. E che di conseguenza l'isola «dovrà continuare a resistere, come i cristiani nell'antica Roma». Eppure tutto non è come prima. Il colloquio di Fidel Castro con Giovanni Paolo II in Vaticano, e l'invito al Papa a recarsi a Cuba l'anno prossimo, hanno messo in moto un processo politico-diplomatico che sarà seguito con grande interesse anche a Washington. A Radio Vaticana, commentando la visita di Papa Wojtyla a Cuba, Castro ha detto che è venuto il momento di creare con la Chiesa «un clima di fiducia e di buoni rapporti». Certo, le tensioni e le incomprensioni del passato «non saranno superate da un giorno all'altro». Ma il Comandante spera «che questa visita, l'eccellente accoglienza ricevuta, e la visi'.- el Papa a Cuba aiutino a s'i™ le difficoltà nei vari ■■ Come reagisce Wasxiingi.cn? I primi commenti alla visita del Papa a Cuba non sono affatto negativi. «E' un'opportunità, non una sconfitta», dichiara Glyn Davies, portavoce del dipartimento di Stato. «La Chiesa cattolica ha una lunga storia di promozione e difesa dei diritti umani. Il Papa può svolgere un ruolo costruttivo nel promuovere cambiamenti democratici a Cuba». Ognuno limane sulle proprie posizioni, dunque, ma sia L'Avana che Washington vogliono vedere fino a che punto il disgelò con la Chiesa può creare un clima favorevole alla graduale normalizzazione dei rapporti anche tra l'isola caraibica e gli Stati Uniti. Per il resto, Castro torna a Cuba pienamente soddisfatto della sua visita: per l'accoglienza trionfale ricevuta al vertice della Fao e per i colloqui positivi con Romano Prodi e Lamberto Dini. Positivi al punto da far nascere il sospetto che l'Italia si stia dando da fare per sostituire la Spagna nel ruolo di primo interlocutore europeo di Cuba. Rutelli non è stato meno caloroso nell'accogliere Castro in Campidoglio nell'ultimo giorno della sua visita a Roma. Il sindaco lo ha ricevuto sulla scalinata dell'ingresso di Sisto IV bardato con la fascia tricolore e gli ha fatto da cicerone ai Musei capitolini. Nella Sala delle bandiere gli ha offerto una scultura in bronzo della lupa di Roma. Particolare curioso: prima di partire per l'aeroporto Castro ha chiesto dove fosse stato assassinato Giulio Cesare. Ma l'amicizia tra Castro e Rutelli ha subito provocato polemiche. Il rombo dell'Ilyushin non si era ancora dissipato che la voce di Marco Pannella già tuonava: «L'enfatizzazione del carattere gradevole, simpatico, cordiale, amichevole dell'incontro tra i due è politicamente indecoroso. Da questo momento chiedo agli eletti del nostro movimento di considerare sospesa ogni forma di appartenenza alla maggioranza consiliare rutelliana». Andrea di Robilant Rientro all'Avana con 2 jet per ingannare eventuali attentatori Fidel Castro riceve dalle mani del sindaco Rutelli il dono della lupa capitolina a ricordo della sua visita Sotto, il Papa [FOTO ANSA]