Metalmeccanici ultimatum di Treu

Il ministro: interverremo se entro dieci giorni la trattativa per il contratto non ripartirà Il ministro: interverremo se entro dieci giorni la trattativa per il contratto non ripartirà Metalmeccanici, ultimatum di Treu Ma i sindacati confermano la mobilitazione del 22 ROMA. Il governo dà dieci giorni a Federmeccanica e sindacati per riprendere le trattative sul rinnovo del contratto interrotte da settembre. In caso d'insuccesso, è deciso a intervenire direttamente con il ministro del Lavoro, Treu, convocando le parti. E'significativo che Prodi abbia annunciato questo intervento del governo nella vertenza contrattuale delle tute blu aprendo la conferenza-stampa a Palazzo Chigi, prima ancora di parlare dell'Eurotassa o dell'attuazione del Patto per il lavoro. A riprova di una attenzione crescente del governo per chiudere un contratto che, ha precisato il presidente del Consiglio, «è così importante per il futuro del Paese». Il presidente del Consiglio ha spiegato che «il governo è preoccupato per la lunghezza assunta dalle trattative. E quindi, per avere una soluzione più rapida, invita le parti a riunirsi per riprendere il negoziato. Se entro dieci giorni, cioè entro il 28 novembre, questo non sarà ancora avvenuto, il ministro del Lavoro convocherà le parti per verificare la possibilità di raggiungere un accordo». Ma se né l'invito a rilanciare il negoziato né l'eventuale successiva convocazione sortiranno alcun risultato, che farà allora il governo? Sul passo successivo, nessuno si sbilancia. Prudente, Treu indica soltanto che la fase di «esplorazione» tra Federmeccanica e Fiom, Firn e Uilm si è chiusa e se ne apre un'altra «che deve condurre alla ripresa delle trattative». Ma oltre non si spinge, il suo intervento non avrà carattere di «imposizione» ma solo di «ausilio» alle parti in causa. «Dieci giorni sono sufficienti perché si rimettano al tavolo per trattare a fondo - spiega Treu -. Non è detto che debbano trovare l'accordo in dieci giorni, ma ora si deve riaprire la trattativa. Questo è il passo che possiamo e dobbiamo fare». I leaders di Cgil, Cisl e Uil reduci dall'incontro con Prodi esprimono soddisfazione, an¬ dando fors'anche un po' oltre le intenzioni di Palazzo Chigi. D'Antoni, ad esempio, plaude per «l'esplicita entrata in campo del governo, che ha preso impegni significativi per preservare la politica dei redditi e per interpretare gli accordi del luglio '93». Più misurato, il leader della Cgil, Cofferati si limita a definire «positiva la disponibilità del governo. Vedremo se servirà a sbloccare la trattativa. Il merito verrà successivamente». Con la precisazione che «se non c'è il rispetto dell'accordo del luglio '93 allora si inficia anche la politica dei redditi», alla base dell'azione del governo. Naturalmente anche i sindacati dei metalmeccanici valutano con toni positivi l'impegno assunto dal governo. Ma ribadiscono che determinante per rilanciare il negoziato sarà «la piena riuscita della mobilitazione dei lavoratori», ossia lo sciopero generale della categoria in programma venerdì e la manifestazione nazionale a Roma che «devono segnare un punto di svolta per lo sblocco della vertenza». Davanti alla posizione «negativa e intransigente» di Federmeccanica, sostengono Sabatini (Fiom), Italia (Firn) e Angeletti (Uilm), «non ci sono alternative allo sciopero. E se nulla succederà dopo il 22, ce ne saranno altri». Per la manifestazione a Roma, i sindacati prevedono la presenza di 150 mila metalmeccanici che confluiranno nella capitale con 24 treni speciali, 1500 pullman e una nave in partenza dalla Sardegna. I cortei partiranno dalle stazioni di Termini, Tiburtina e Ostiense e confluiranno in piazza San Giovanni dove si svolgeranno i comizi conclusivi. Oggi a Roma si riunisce anche il direttivo unitario di Cgil, Cisl e Uil che proclamerà e deciderà la data del preannunciato sciopero di tutti i sindacati dell'industria a sostegno della vertenza dei metalmeccanici e della politica dei redditi. Paolo Patruno CATEGORIA SCADENZA RICHIESTA SALARIALE METALMECCANICI 30/6/96 263.000 CONCIA 31/7/96 230-240.000 VETRO 31/8/96 230-240.000 CERAMICA 30/9/96 230-240.000 CEMENTO 31/8/96 200.000 LATERIZI 31/8/96 200.000 AUTOFERROTRANVIERI 31/12/95 270.000 FERROVIERI 31/12/95 320.000 AEROPORTUALI 30/6/95 200.000 COMMERCIO 31/12/96 223.000 LEGNO 30/11/96 DA DEFIN1RE Il ministro del Lavoro Tiziano Treu interverrà nella vertenza se il dialogo non sarà ripreso

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