I giovani vita spericolata

I giovani, vita spericolata Ricerca su 2500 ragazzi: «Gli altri sono una potenziale minaccia, il rischio ci seduce» I giovani, vita spericolata «Una generazione di insoddisfatti» MILANO. Insoddisfatta e sfiduciata: così si può definire la maggioranza degli italiani sotto i trent'anni secondo il «quarto rapporto sulla condizione giovanile» elaborato dall'istituto di ricerca Iard. Per farsi un quadro di come i giovani vivono, di cosa pensano e sognano lo Iard ha scelto un «campione rappresentativo» composto da 2500 soggetti, divisi a metà tra maschi e femmine e così suddivisi per fasce d'età: 16% tra i 15 e i 17 anni, 51,4% tra i 18 e i 24 anni, 32,6% tra i 25 e i 29 anni. Il campione è stato intervistato in 218 comuni. GIOVANI E FIDUCIA. O, per meglio dire, giovani e sfiducia perché è quest\iltima l'elemento dominante. Gli altri, la «gente» in genere, è vista con diffidenza: la stragrande maggioranza dei giovani pensa sia composta da egoisti che guardano solo al proprio interesse, pronti ad approfittare della buona fede altrui e con cui non si è mai abbastanza prudenti; solo il 40 per cento vede negli altri anche persone corrette degne di fiducia. Sarà anche per questo - secondo gli analisti dello Iard - che i giovani non considerano più il rischio un «disvalore» bensì (lo dice il 51%) «una condizione essenziale per il successo». Non solo, quasi metà degli intervistati sostiene di «assumere rischi» dal punto di vista della salute o «vivendo a contatto con situazioni pericolose»; circa il 40 per cento ammette di «guidare in modo spericolato» e il 21 per cento si mette a rischio «nei rapporti sessuali». E tra i rischi non può mancare la droga: il 37 per cento se l'è sentita offrire. GIOVANI E FAMIGLIA. «Paschi», sì Ma entro la mura domestiche. Il rapporto dello Iard conferma la tendenza già in atto da anni: si sta nella famiglia d'origine ben oltre il raggiungimento della maggiore età. À 29 anni sono ancora a casa il 40 per cento dèlie femmine e più della metà dei maschi. Inóltre, nella fascia compresa tra i 15 e i 24, guardando al proprio futuro almeno il 25 per cento non sa darsi una risposta sulla volontà di metter su una famiglia propria. Un fenomeno spiegato dalla disoccupazione (a 29 anni il 15 per cento dei maschi e il 35 per cento delle femmine • sono totalmente «inoccupati», cioè non studiano e non lavorano). Ma non solo: c'è l'impossibilità, o anche la non volontà, di fare scelte. Tanto è vero che in maggioranza giudicano «reversibile» qualsiasi scelta: ed è un giudizio che aumenta col progredire dell'età; sono gli adolescenti che invece pensano più a scelte «irreversibili». Più crescono e più passano dall'idealismo al disincanto. GIOVANI E «VALORI». In questo quadro, inutile stupirsi che proprio la «famiglia» sia posta dai giovani in testa alla scala di valori. Una famiglia però - avvertono i ricercatori - vista più come «un luogo della mente» che non la'propria famiglia reale. Tanto è vero che alla parola «famiglia» vengono date le definizioni più disparate, compresa quella della propria casa. Insomma famiglia come elemento di quella «rete di protezione» che i giovani, sfiduciati, sentono come insostituibile. E dopo la famiglia, nella scala dei valori vengono infatti l'amore e l'amicizia che fa un vero balzo in avanti a scapito di quel valore un po' in disuso che si chiama «lavoro». GIOVANI E POLITICA. Famiglia, amore, amicizia: il «privato» insomma che prende un enorme sopravvento sul pubblico. Solo un'infima minoranza considera l'impegno politico come un valore. Anche se - avvertono allo Iard - i giovani sono adesso più informati sulla politica che non negli Anni Ottanta. E disdegnano se¬ cessioni e simili. Al 90 per cento si dicono «orgogliosi» dì essere italiani e se devono scegliere l'«unità geografica d'appartenenza» scelgono per prima cosa (40%) la loro città, seguita (32%) dalla nazione. Le tanto sventagliate regioni vengono al quarto posto, precedute dal «mondo in generale». [r. m.] La famiglia intesta nella hit dei valori L'alta velocità affascina molti ragazzi INA GENERAZIONE ALLO SPECCHIO LA GERARCHIA DEI VALORI SECONDO I GRUPPI DI ETÀ' (X DI COLORO CHE HANNO INDICATO COME «MOLTO IMPORTANTE» CIASCUN VALORE) FASCIA Dl ETA' 15-17 18-20 21-24 25-29 TOT. LA FAMIGLIA 81,0 85,5 89,1 89,4 87,1 L'AMORE 76,8 79,5 79,8 81,8 79,9 L'AMICIZIA 76,3 73,6 72,0 71,2 72,8 LA LIBERIA' E LA DEMOCRAZIA 64,0 69,1 70,0 73,2 69,9 ILLAVORO 50,3 66,4 67,2 66,7 64,1 L'AUTOREAUZZAZIONE 55,5 64,7 65,4 64,0 63,2 LA S0LIDARIETA' 55,8 60,9 59,0 62,7 60,1 L'EGUAGLIANZA SOCIALE 54,5 54,9 58,4 56,2 56,3 LOSVAGO NEL TEMPO UBERO 61,5 54,2 49,4 44,6 50,8 IL SUCCESSO E LA CARRIERA PERS0NALE 46,3 50,7 42,4 35,0 42,4 LA VITA C0NF0RTEV0LE E AGIATA 38,3 39,1 38,7 38,5 38,7 LO STUDIO E GLIINTERESSI CULTURAL! 42,5 39,8 38,2 33,1 37,6 LEATTIVITA' SPORTIVE 37,8 32,9 34,0 29,4 32,9 L'IMPEGHO SOCIALE 21,5 23,3 22,2 22,4 22,4 L'IMPEGNO RELIGIOSO 13,3 14,2 13,6 13,4 13,6 L'IMPEGNO POLITICO 3,8 6,0 4,4 4,4 4,7 LA GERARCHIA DELLE COSE IMPORTANTI DELLA VITA VEDE ANCORA LA FAMIGLIA AL PRIMO POSTO; PER LA QUASI TOTALITÀ' DEGLI INTERVISTATI SI TRATTA DI UN VALORE DECISAMENNTE MOLTO IMPORTANTE, SENZA RILEVANTI VARIAZIONI PER GRUPPI DI ETÀ', SALVO UN LEGGERO CALO TRA (GIOVANISSIMI. Hill fUHl!™

Persone citate: Fiducia, Politica

Luoghi citati: Milano