«Alt alle scorte assassine»
Trapani, rabbia e dolore ai funerali di Maria Antonia e Riccardo Trapani, rabbia e dolore ai funerali di Maria Antonia e Riccardo «Ah alle scorie assassine» Scatta l'inchiesta: duplice omicidio TRAPANI. C'è dolore, c'è rabbia silenziosa tra i parenti e la folla che hanno dato l'addio a Maria Antonia Savona, 36 anni, e al piccolo Riccardo di un mese. Madre e figlio sono morti nella loro macchina travolta, dall'auto blindata del procuratore di Sciacca Bernardo Petralia e della sua scorta, passata a un incrocio con il semaforo rosso. Nella piccola chiesa di Santa Teresa, nel centro di Trapani, ai funerali a spese del Comune, sbigottimento e rabbia sono stati prevalenti su ogni altro sentimento. Il sindaco Mario Buscamo e il presidente della Provincia Carmelo Spitaleri hanno annunciato iniziative di solidarietà nei confronti di Antonio Salerno, il carpentiere di 44 anni che in un attimo ha perso la moglie e l'ultimo di tre figli. Il sindaco ha chiesto al governo una deroga al blocco delle assunzioni negli enti locali che consenta di dare un lavoro all'uomo, che due settimane fa era emigrato a Savona per trovare impiego. Il presidente della Provincia ha sostenuto che Salerno dovrebbe poter essere trattato come una vittima di mafia. In chiesa, il carpentiere ha stretto a sé gli altri due figli, Marcello di 4 anni e Ignazio di 7, con compostezza. Il procuratore di Sciacca ha ripetuto: «Ero in auto: non so dire dov'eravamo, che cosa ha preceduto l'urto, se siamo passati con il rosso. Sono sconvolto e addolorato». Con la moglie Alessandra Camassa, giudice a Marsala, il pro¬ curatore ha partecipato ai funerali. Il prefetto Rosario Salanitri, al termine, ha ricordato che «la sirena in funzione e il lampeggiante acceso non abilitano a fare ciò che si vuole». L'inchiesta per duplice omicidio colposo è in corso. Il pm di Trapani Franco Belvisi intende anzitutto stabilire di chi sia stata in realtà la decisione di attraversare l'incrocio nonostante il semaforo indicasse il rosso. [a. r.] Comune e Provincia «Il vedovo sia trattato come una vittima della mafia» Sopra, Antonio Salerno con i figli Ignazio e Marcello. A sinistra, il procuratore Bernardo Petralia
Persone citate: Alessandra Camassa, Antonio Salerno, Bernardo Petralia, Carmelo Spitaleri, Maria Antonia, Maria Antonia Savona, Mario Buscamo, Rosario Salanitri
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