SE SCATTA LO SCIOPERO DEI CONSUMI di Mario Deaglio

SE SCATTA LO SCIOPERO DEI CONSUMI SE SCATTA LO SCIOPERO DEI CONSUMI LA manovra economica si viene precisando un pezzo dopo l'altro, sovente senza dare l'impressione che il governo si muova in una direzione precisa. Il ruolo di interlocutore privilegiato che il presidente Prodi assegna al sindacato suona come uno schiaffo al Parlamento - peraltro indebolito dall'assenza dei parlamentari del Polo - al quale pare richiedersi soltanto un consenso formale a posteriori. Al di là di questi gravi vizi di facciata, per comprendere la logica della finanziaria occorre tenere presente che ci sono due partecipanti invisibili al tavolo delle trattative i quali ne condizionano fortemente la definizione e rendono il problema assai più complesso di quanto non appaia a prima vista. Il primo partecipante invisibile, ma in realtà molto presente, è la Banca d'Italia. A legge finanziaria approvata, o magari dopo l'annuncio - che deve essere fatto entro la fine di dicembre - di un rientro della lira nello Sme, un nuovo sensibile ribasso del costo del denaro sembra quasi un atto dovuto, ma di entità ancora da definire. Tale ribasso potrà alleggerire sensibilmente la posizione delle imprese, oggi penalizzate dalle decisioni sul Tfr, e ridurre, soprattutto per gli anni successivi al 1997, il carico degli interessi che il Tesoro deve pagare, così da rendere più facile il percorso futuro. La Banca d'Italia, dal canto suo, non ha certo le mani totalmente libere, ma deve guardare all'accettabilità internazionale di un ribasso e ai suoi effetti sul cambio della lira. Il secondo partecipante invisibile è l'Europa: tutti i governi dell'Unione Europea arrancano nel tentativo di varare a Mario Deaglio CONTINUA A PAG. 14 SETTIMA COLONNA

Persone citate: Prodi

Luoghi citati: Europa