Prodi: ecco la tassa per l'Europa di Lepri

«Non ho massacrato i poveri cristi». Si paga da aprile-maggio '97. Forse nel '99 rimborso del 60% «Non ho massacrato i poveri cristi». Si paga da aprile-maggio '97. Forse nel '99 rimborso del 60% Prodi: ecco la tassa per l'Europa Sì dei sindacati, critici industriali e commercianti ROMA. Il presidente del Consiglio Romano Prodi ha presentato la tassa per l'Europa: più leggero del previsto il prelievo sui redditi personali, restituzione del 60% a partire dal 1999 scegliendo fra due ipotesi (crediti di imposta, oppure «sconti» sull'acquisto di azioni delle società in via di privatizzazione). La nuova tassa inciderà in media per 350 mila lire a testa e raccoglierà 5500 miliardi dai redditi individuali, oltre a 3500 dalle imprese. Ciampi ha spiegato che non ha voluto «colpire i poveri cristi», ma l'articolazione del tributo non convince del tutto la Commissione di Bruxelles. Durissimi attacchi sono giunti da Confindustria che ha esteso la contestazione a governo e sindacati. Sullo stesso piano esercenti e agricoltori, mentre più cauti sembrano gli artigiani. I sindacati nonfederali, invece, protagonisti della «maratona» serale a Palazzo Chigi, esprimono un giudizio positivo. Lepri e Patruno alle pagine 2 e 3

Persone citate: Ciampi, Patruno, Romano Prodi

Luoghi citati: Bruxelles, Europa, Roma