« Così rinasce la memoria» di Franco Pantarelli

Usa, sperimentato un nuovo farmaco « Così rinasce la memoria» Usa, sperimentato un nuovo farmaco SPERANZA ANTI-ALZHEIMER SNEWYORK I chiama «Ampakine CX516», un nome che non sembra fatto per essere ricordato facilmente, ma per i pazienti che adotteranno questo farmaco sarà facilissimo scolpirlo nella mente. La sua funzione, infatti, è proprio quella di rinverdire la memoria e gli esperimenti compiuti finora sono stati talmente sensazionali che adesso si sta pensando di adottarlo sui malati di Alzheimer, il morbo che colpisce per l'appunto il meccanismo della memoria. Sono stati molto semplici, gli esperimenti, spiegati a Washington, durante un convegno della «Society for Neuroscience», da Gary Lynch, il capo dell'equipe dell'Università della California che ha messo a punto 1'«Ampakine CX- 516». In pratica, si è trattato di leggere a un gruppo di persone fra i 65 e i 70 anni delle frasi senza senso e di chiedere loro, dopo cinque minuti, quante ne ricordassero. Il risultato è stato che ne ricordavano una su 10. E' stata fatta la stessa cosa con dei ventenni e loro si sono mostrati più bravi: ne ricordavano una media di quattro su 10. Poi si è passati alla seconda fase. Allo stesso gruppo di anziani è stata somministrato una «leggera dose» del farmaco, sono state lette altre frasi senza senso e dopo cinque minuti è stato chiesto loro di ripeterle. La media di quelle ricordate è stata proprio di quattro su 10, come nel caso dei giovani. L'((Ampakine CX516», quindi, aveva accresciuto le capacità mnemoniche di quei vecchietti fino al livello di quelle di cui dispone un ventenne. A loro volta il gruppo di giovani è stato sottoposto allo stesso trattamento e anche nel loro caso le capacità mnemoniche sono risultate del 20% superiori a «prima». Insomma, chi prende quel farmaco ricorda meglio e più facilmente, a prescindere dalla sua età. Anche a prescindere dalla sua salute? Questo è il punto da verificare, ha spiegato ancora Lynch. La sua speranza è infatti che l'«Ampakine CX-516» possa risultare efficace contro il morbo di Alzheimer. Negli Usa ne soffrono circa cinque milioni di persone (la più illustre, come si sa, è Ronald Reagan) e si calcola che nel prossimo quarto di secolo diventeranno 15 milioni. Il morbo è destinato a trasformarsi in una piaga e il farmaco potrebbe essere la «risposta». Per questo, ha so¬ stenuto Lynch, è bene che gli esperimenti su di loro comincino al più presto. Come agisce il farmaco? Il meccanismo della memoria, ha spiegato Lynch, consiste in uno «scambio di segnali» che avviene fra le cellule cerebrali. Col passare degli anni le possibilità di «ricezione» di quei segnali si attenuano perché il tempo in cui le cellule restano «aperte», fatalmente si riduce. Fatalmente? Non più. La dote dell'«Ampakine CX-516» è quella di «prolungare» il tempo di apertura, consentendo alle cellule cerebrali di incamerare tutto il messaggio, come quando il soggetto aveva 20 anni. Controindicazioni? «Per ora nessuna», ma gli esperimenti devono proseguire. Franco Pantarelli

Persone citate: Gary Lynch, Lynch, Ronald Reagan

Luoghi citati: California, Usa, Washington