Bucarest festeggia la seconda rivoluzione

I comunisti sono stati cacciati, ma Constantinescu eredita una situazione economica disastrosa I comunisti sono stati cacciati, ma Constantinescu eredita una situazione economica disastrosa Bucarest festeggia la seconda rivoluzione Per la prima volta cambia un regime con le elezioni BUCAREST NOSTRO SERVIZIO Ormai è fatta, la svolta totale è avvenuta. Emil Costantinescu è il nuovo Presidente romeno, con una percentuale di sì intorno al 55%. A un esecutivo di centrodestra che può contare sulla maggioranza assoluta di seggi a Camera e Senato si affianca al vertice del Paese il leader dello schieramento stesso, garantendo - per i non pochi poteri che la Costituzione gli attribuisce - una omogeneità di programma. Il nuovo governo prenderà vita in settimana, con 8-9 ministeri al partito agrario, 4 ai suoi alleati liberali, 6 ai socialdemocratici di Petre Roman cui toccherà la presidenza del Senato: di cui farà parte il suo vecchio caponemico Iliescu, lo sconfitto da Costantinescu. Capo del governo un agrario, forse Vasile o Spineanu; questione aperta per il delicato portafoglio nella nuova situazione politica, quello degli Esteri: Roman vorrebbe Adrian Severin, contestato da alcuni suoi alleati, ma si fa strada il nome di Ion Ratiu. Rientrato in Romania nel 1990 è stato antagonista di Iliescu nelle prime elezioni Eresidenziali. Corona di capelli ianchi e eterno papillon, pare uscito da una foto della diplomazia Anni Trenta; è anziano ma conta molti amici in Europa e Stati Uniti, quelli di cui la nuova Romania ha estremo bisogno. Il Paese ricorderà in ogni caso questo 17 novembre come il primo cambiamento al vertice dello Stato avvenuto per voto libero e popolare. Lo storico Ion Cristoiu ricorda che nelle vicende romene principi, re e presidenti si sono sempre succeduti per morte più o meno naturale - dei predecessori, per abdicazioni o colpi di Stato, da Ioan Cuza a Ceausescu. Ion Iliescu potrà almeno ascrivere a merito del suo defunto regime di aver rispettato la volontà del popolo. Iliescu ha ancora avuto, secondo gli istituti di statistica, il voto del 70% dei contadini, dei 57% degli anziani, del 56% dei licenziati dehe scuole medie inferiori: ma il 66% dei giovani sotto i 34 anni e oltre il 60% di diplomati di licei e università hanno scelto Costantinescu. Come, grande sorpresa, il 58% degli operai. Questa è la probabile chiave della sua vittoria e, insieme, il suo primo grande problema. Perché il 59% ha dichiarato di contare su un programma di protezione sociale migliore di quello di Iliescu. Il compito che aspetta i vincitori è tremendo, la situazione ereditata drammatica. L'inflazione nel 1996, secondo la Banca Europea di Ricostruzione e Sviluppo, sarà del 60% Alfredo Amel Ione I «Il mio rivale Iliescu? Andava bene per gli Anni Settanta» «Investitori italiani, prometto che cancellerò per favorirvi tutti gli impacci burocratici» «Ceausescu era un uomo senza cultura che ha partorito la pericolosa ideologia nazionalcomunista» Esulta il neo presidente Emil Constantinescu Sopra, festa in piazza per i sostenitori del leader liberale che ha sconfitto i postcomunismi

Luoghi citati: Bucarest, Europa, Romania, Stati Uniti