Bnl e Ina puntano al Banconapoli

Domani la «manifestazione di interesse». Forse è in corsa anche il San Paolo Domani la «manifestazione di interesse». Forse è in corsa anche il San Paolo Bnl e Ina puntano al Banconapoli Ma l'Inpsfrena Sarcinelli ROMA. Si profila un'alleanza fra l'Ina e la Bnl per l'acquisizione del 60 per cento del Banco di Napoli in mano al ministero del Tesoro: secondo alcune indiscrezioni, la compagnia assicurativa presieduta da Sergio Sigienti e l'istituto di credito guidato da Mario Sarcinelli presenteranno domani una manifestazione di interesse alla Rothschild, Yadvisor scelto da via XX Settembre per assistere l'operazione di dismissione necessaria per il salvataggio della banca partenopea. Nessuna conferma ufficiale è giunta per ora dall'Ina e dalla Bnl, ma fonti finanziarie danno per scontata la cosa. Anzi, si ritiene che i due istituti costituiscono una sorta di «embrione di cordata», cui potranno aggiungersi altri soggetti, anche stranieri, nel caso in cui l'acquisto del Banco dovesse concretizzarsi. Le stesse fonti precisano che Ina e Bnl si sono fatte avanti per vedere le carte, e valutare la fattibilità dell'acquisizione già soppesata, e poi rifiutata, da Comit e Banco Ambroveneto. Secondo il bando d'asta fissato dal Tesoro, la manifestazione d'interesse, pur assicurando un diritto di prelazione in caso di parità d'offerta, non è vincolante e dà la possibilità a chi la presenta di ottenere da Rothschild i documenti necessari ad esaminare l'effettiva situazione finanziaria e gestionale del Banco di Napoli. Se, dopo aver studiato bilancio e assetto dell'azienda di Via Toledo, Ina e Bnl si riterranno rassicurate,, potranno presentare una vera e propria offerta entro il termine del prossimo 2 dicembre previsto dal ministro del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi, gran padrino della privatizzazione. E sarà a quel punto che i due istituti potranno svelare i nomi degli eventuali altri soggetti interessati a far parte della cordata. Se con l'asta del 20 dicembre l'operazione andrà in porto, l'Ina entrerà finalmente nel settore del bank-assurance che offre un canale distributivo alternativo cui tutte le più importanti compagnie stanno puntando. L'alleanza con un partner bancario costituirebbe per la compagnia guidata da Siglienti un risultato raggiunto dopo un inseguimento quasi decennale. Ri¬ salgono infatti all'88 i tentativi di creare il polo Bnl/Ina/Inps, poi fallito. Così come non è mai decollato l'accordo di collaborazione con la Banca di Roma, fino al recente disimpegno da parte di entrambi gli istituti. Fra i soggetti interessati a partecipare alla cordata potrebbero esserci anche le tre banche che attualmente controllano l'Ina, vale a dire il San Paolo di Torino, l'Imi e la Cariplo. E proprio con quest'ultimo istituto l'Ina potrebbe presto stringere un accordo sempre nel settore del bank-assurance. Un'operazione, sottolineano le fonti, giudicata del tutto compatibile con l'acquisizione del Banco di Napoli. Quanto alla Bnl, ai vantaggi strategici derivanti dal partecipare ad una cordata di tale importanza, si aggiungerebbe la possibilità di espandersi nel Mezzogiorno grazie alla fitta rete dell'istituto partenopeo. Tuttavia, per condurre in porto l'operazione, l'istituto di Mario Sarcinelli dovrà vedersela col socio pesante Inps (detiene 1' 11 per cento del capitale): il presidente Gianni Billia, che pure è consigliere della Banca del Lavoro, si è espresso contro l'affare Banconapoli. A favorire poi la conclusione del progetto potrebbe comunque giocare un ruolo rilevante anche la buona disponibilità finanziaria di Ina e Bnl, l'uno in predicato di incassare un sostanzioso ritorno dalla cessione della controllata Uniorias (1200-1400 miliardi il suo valore di mercato), l'altra rafforzata patrimonialmente dopo l'accorpamento dell'Artigiancassa. [r. e. s.] Il presidente dell'Ina Sergio Siglienti

Persone citate: Carlo Azeglio Ciampi, Gianni Billia, Mario Sarcinelli, Rothschild, Sarcinelli, Sergio Sigienti, Sergio Siglienti, Siglienti

Luoghi citati: Roma, San Paolo, Torino