Una casa per provare il matrimonio

Iniziativa di un sindaco fiorentino: «Così si evitano le brutte sorprese che il ménage potrebbe riservare» Iniziativa di un sindaco fiorentino: «Così si evitano le brutte sorprese che il ménage potrebbe riservare» Una casa per provare il matrimonio La offre il Comune alle coppie di promessi sposi D'AMORE FIRENZE. Vizi privati e pubbliche virtù. Non è raro che il fidanzamento metta in luce soprattutto il secondo aspetto, mentre il matrimonio riveli poi crudelmente il primo. Così, per evitare le brutte sorprese che il ménage a due potrebbe riservare, si potrebbe pensare ad un «collaudo preventivo» della vita di coppia. La proposta, forse provocatoria ma non poi tanto visto che cade proprio in un momento in cui si dibatte di riconoscimenti alle unioni di fatto, arriva da Lastra a Signa, piccolo Comune alle porte di Firenze. A lanciarla è il sindaco pidiessino Carlo Moscardini, che vede la possibilità di realizzarla molto concretamente. Secondo il primo cittadino di Lastra a Signa due degli appartamenti di uno stabile che il Comune sta costruendo alla periferia della città dovrebbero essere destinati alle coppie di promessi sposi. Un modo reale di mettere alla prova sentimenti e buone intenzioni, verificare pregi e far emergere eventuali difetti o incompatibilità che il rapporto prematrimoniale non sempre è in grado di evidenziare. Per un mese o due - questo l'intendimento di Moscardini - gli aspiranti marito e moglie potrebbero vivere insieme: al termine della prova la riconferma di voler arrivare al fatidico «sì» sarebbe certamente più convinta e convincente. L'ispirazione dell'utilità di un «collaudo» della vita di coppia, al sindaco Moscardini, è arrivata proprio dall'esperienza personale. No, nessun problema particolare con la consorte, ma ecco come ricorda l'impatto con la vita coniugale: «Mia madre mi aveva abituato a svegliarmi la mattina con una bella tazza di caffellatte bollente. Così fu durissima quando, appena sposato, mia moglie, giustamente, mi disse che se volevo il caffellatte me lo dovevo preparare da solo». Per carità, un piccolo sacrificio di fronte alla grande gioia del matrimonio. Ma in qualche caso, quando magari l'amore è più apparente che di sostanza, oppure impetuoso ma non consolidato, una rinuncia oggi, un rimpianto domani possono minare il rapporto coniugale in modo irrimediabile. «Oggi sappiamo che su dieci matrimoni cinque falliscono - afferma Moscardini - e questo non certo perché uno dei due si innamora di un'altra persona. Questi sono casi sporadici. Il grande scoglio da superare è la quotidianità. La maggior parte delle volte è proprio il confronto con i piccoli grandi disagi che una vita a due comporta a rovinare un rapporto che sembrava scorrere liscio come l'olio». Per essere tradotta in realtà la rivoluzionaria proposta del sindaco dovrà essere fatta propria dalla giunta e quindi approvata dal Consiglio comunale di Lastra a Signa. Intanto nella piccola cittadina si è aperto il dibattito tra chi vede di buon occhio l'ipotesi del «collaudo di coppia» e chi storce il naso. Pareri favorevoli si raccolgono soprattutto fra i giovani, mentre alzandosi l'età dei commentatori emergono scetticismo e diffidenza: «Non vorrei che ci fossero i soliti raccomandati ad approfittarne», «Sarebbe meglio dare la casa agli sfrattati che non sanno dove andare», «Non credo che un sindaco debba occuparsi dei problemi privati delle giovani coppie». A sostegno del sindaco l'opinione del dottor Corrado Bogliolo, primario del servizio psichiatrico dell'ospedale S. Giovanni di Dio, uno dei più grandi di Firenze, ed esperto in psicologia della famiglia: «E' un'idea divertente e interessante dal punto di vista psicologico - afferma -. Speriamo che con tutta la "fame" di alloggi che c'è in giro il sindaco si possa permettere di destinare due appartamenti a questo esperimento». Chi invece appare infastidito da tanto clamore e non accetta di dare il suo giudizio è don Poli, parroco di Lastra a Signa. Ma la sua silenziosa condanna della proposta non scalfisce le convinzioni di Moscardini: «Credo sia meglio essere realisti che ipocriti - taglia corto il sindaco -. Ho una figlia adulta, in età da marito, e sono ben consapevole di quello che affermo e dei rischi che, con una prova del genere, molti matrimoni potrebbero evitare». [f. m.j «Per un mese o due gli aspiranti coniugi potranno vivere insieme: una ricetta che ci permetterà di evitare il fallimento di molte unioni» Il ministro Anna Finocchiaro, finito nel ciclone per l'idea di rivoluzionare il diritto di famiglia, riconoscendo le unioni di fatto

Persone citate: Anna Finocchiaro, Carlo Moscardini, Corrado Bogliolo, D'amore Firenze, Moscardini, Poli

Luoghi citati: Firenze, Lastra A Signa