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Roma, lite tra barboni finisce in un omicidio Ucciso e gettato nel pozzo: insidiava la donna dell'altro Roma, lite tra barboni finisce in un omicidio ROMA. Pretendeva di avere rapporti sessuali con una quindicenne che viveva nella stessa comunità di sbandati, ma è stato ucciso dall'uomo con il quale la ragazza conviveva da tre anni, gettato in un pozzo e coperto di calce. L'omicidio è avvenuto il 5 novembre, ma solo oggi gli agenti del commissariato Esposizione sono riusciti ad avere i riscontri necessari ad arrestare l'omicida e recuperare il cadavere. ■ La vicenda si è svolta in un casale abbandonato a Castel di Decima, sulla via Pontina. Neil' edificio da tempo vive una comunità composta da italiani, tra i quali diversi minori, e qualche immigrato africano. Stando alla ricostruzione della polizia l'ucciso, Stefano De Paola, 46 anni, si era invaghito di A.L. e aveva cercato di avere dei rapporti con lei. Le avances di De 1 aola hanno però provocato la reazione di Giuseppe Musumeci, 36 anni, che fa il posteggiatore di auto nei pressi del lunapark dell'Eur. Martedì 5 novembre tra i due uomini è scoppiata una lite. Alle intimazioni di Musumeci di lasciare in pace la sua ragazza, De Paola ha risposto con un gesto di sfida: ha afferrato A.L. e le ha dato un bacio. Per tutta reazione Musumeci ha impugnato una pistola Mauser calibro 7,65 e ha sparato. Subito dopo, il corpo di De Paola è stato trasportato fino a un pozzo profondo una decina di metri, gettato nel fondo e ricoperto di calce. L'omicidio forse sarebbe rimasto segreto, poiché l'unico familiare di De Paola, un figlio che viveva nella stessa comunità, è morto lo scorso anno in un incidente stradale. Ma agli uomini del commissariato sono giunte voci che nel casale era avvenuta una sparatoria, e quindi gli agenti hanno cominciato a sorvegliare l'edificio, poi hanno effettuato l'irruzione. [r. cri.]