«Non ho paura di nessuno e Fini mi rimpiangerà» di Ant. Ram.

«Non ho paura di nessuno e Fini mi rimpiangerà» «Non ho paura di nessuno e Fini mi rimpiangerà» L'ENIGMA ALESSANDRA ONOREVOLE Mussolini, cosa risponde a Pino Rauti che le offre di aderire alla Fiamma Tricolore? «Rispondo che ci penserò. Rauti dice che per fare il presidente del partito c'è il problema dell'età: è vero, ha ragione. Ma prima di tutto aspetto le conclusioni di questo congresso. Poi, ho in vista altri incontri politici». Che emozione è stata, parlare agli ex amici missini? «Per me, a parte Rauti, era una platea completamente nuova. Io sono entrata nel partito nel '92, quando già c'era, nei fatti, la liquidazione dell'msi all'interno di Alleanza nazionale. E' stato interessante, il congresso dell'altra destra. In Italia oggi le destre sono due: c'è il centro-destra, e c'è la destra di Rauti». E' la destra vera: questo lei ha detto a Chianciano. «Non entrerei in queste distinzioni. Vedremo cosa emerge dal congresso, quali sono le conclusioni di Rauti, se verrà rieletto segretario». E' Rauti che l'ha invitata, in segno di solidarietà dopo le dimissioni da An? «Non ci siamo sentiti. Io sapevo che c'era questo congresso, e ho pensato di andare perché è importante stare attenti a tutto quello che succede». C'è stato entusiasmo, ma anche contestazioni. «Come al solito. Per me è sempre così. Quando ho parlato di Di Pietro sapevo che la platea non sarebbe stata a favore. Ma io esprimo le mie idee, non le adatto a seconda degli umori di chi mi ascolta. Ho voluto sondare gli animi su questa questione. Le dimissioni di Di Pietro sono un fatto politico rilevante». Lei si è scagliata contro la politica di Fini, accusando An di essersi appiattita sulla linea del Polo. Ma ha proposto, a sua volta, tematiche della sinistra: dobbiamo coniugare lo sviluppo con l'uguaglianza, ha detto. «Se è per questo, ho parlato anche di libero mercato. Volevo vedere come reagiva il direttivo del partito. E credo che il mio intervento sia stato seguito con molta attenzione. Il Polo ha perso le elezioni perché è mancato un accento forte sullo Stato sociale, e queste tematiche sono state di fatto consegnate alla sinistra più estrema, a Rifondazione comunista. Accanto a una destra li¬ berista, conservatrice, da ceto medio per capirci, bisogna che ci sia una destra popolare. Quella di cui parlò Fini a Fiuggi, e che Fini ha tradito. Hanno diritti anche l'operaio, il piccolo commerciante, non solo l'industriale». Cosa si aspetta dal suo personale futuro, onorevole Mussolini? «Vorrei svegliare la destra. Fare in modo che guardi al futuro, e non lasciare alle forze conservatrici, o alla sinistra, il progetto della società. E poi, il dovere della destra è sconvolgere i canoni e gli assetti». E pensa sia possibile farlo con la Fiamma Tricolore, o ha altri progetti? «Per il momento credo che questo sia stato un passo importante e coraggioso. Alleanza nazionale non è vista molto bene dai deputati e dai militanti della Fiamma. Ho avuto la possibilità di spiegarmi e tracciare le linee del mio pensiero. Ma è tutto all'inizio. Per me è importante, se deciderò di entrare in un partito, che ci sia spazio per le idee. Come le ho già detto, ho molti impegni, e appuntamenti politici, nei prossimi giorni. Ai miei elettori però vorrei far sapere che io resto un deputato del Polo, e che continuerò a lavorare in quella direzione. Non in An, questo è certo. Fini alle dimissioni di un suo deputato ha risposto con frasi da film poliziesco in bianco e nero, "se ne pentirà", ha detto. No, tornare indietro proprio no. Ma continuerò a lavorare nel Polo. Anche se ho avuto tanta solidarietà pure dall' Ulivo». [ant. ram.]

Luoghi citati: Fiuggi, Italia