Agnelli jr nozze blindale di Pierangelo Sapegno

Il rito sarà celebrato stamane nella tenuta diVarramista Perla sposa un vestito firmato Ungaro Assedio dei fotografi per il matrimonio del presidente della Piaggio con Avery Howe Agnelli ir, nozze blindale Solo trenta invitati alla cerimonia MONTOPOLI (Pisa) DAL NOSTRO INVIATO Sarà pure un tranquillo sabato d'autunno. E' il 16 novembre. Santa Margherita di Scozia, come dice il calendario. Oggi si sposano Giovanni Alberto Agnelli e Avery Frances Howe. Si sposano nella chiesetta della tenuta di Varramista, fra le campagne di Montopoli Valdarno, un viale alberato e un bel parco pieno di colori, a trenta metri dalla villa ispirata a un disegno di Michelangelo che fu dei Capponi di Firenze e poi dei Piaggio, subito dopo la guerra. Lo dicono i giornali, che molte volte credono di sapere sempre tutto, e che qualche volte ci azzeccano. Dicono i giornali che il matrimonio sarà officiato da Monsignor Alessandro Plotti, l'arcivescovo di Pisa. Lui dice solo che domani mattina si alzerà presto «per andare proprio da quelle parti: però non celebro nulla». Dicono i giornali che ci saranno «solo pochi intimi, i parenti più stretti, al massimo trenta persone». Che la sposa indosserà un vestito di Ungaro. Che la messa comincerà alle 11 e 30 nella piccola cappella di famiglia, e che il vescovo sarà affiancato da don Vasco Arzilli, il parroco di Casteldelbosco. Solo don Vasco dice che è vero, solo lui: questa mattina sarà lì. Ma per il resto, molto probabilmente, i giornali oggi scriveranno di un matrimonio che non riusciranno a vedere. Come adesso, che i fotografi si sono appostati con le loro sacche e i loro cannoni fuori dal cancello della tenuta e guardano solo qualche macchina entrare o uscire, una pattuglia dei carabinieri che passa e una della polizia che si ferma. Il parco e la villa si affacciano sulla statale 67, quella che da Pisa arriva a Marina di Ravenna attraverso il passo del Muraglione. Oggi su questa strada s'è fatta un po' di ressa qui davanti, con i paparazzi che andavano e venivano anche per cercare un posto per la notte ai Quattro gigli. «Tutto pieno», ripeteva la padrona. E fino ad ora sono questi gli unici segni di un matrimonio che si voleva tener segreto. Solo che proprio un mese fa, Giovanni Alberto Agnelli e Avery Howe varcarono la soglia del minuscolo municipio di Montopoli Valdamo, provincia di Pisa, e consegnarono al sindaco i documenti necessari per la pubblicazione delle nozze. Successe che Gabriele Nuti, un corrispondente della Nazione, lo venne a sapere e lo disse al giornale. Come non si sa. Forse per caso. Il sindaco di Montopoli, Marco Bonciolini, pds, giura che la notizia lui non l'aveva soffiata a nessuno. Però, la scrissero tutti. E raccontarono la storia di Giovanni Alberto e della bionda Avery. Lui, figlio del dottor Umberto, ha 32 anni, e dal '93 è presidente della Piaggio. La stampa americana da qualche tempo lo aveva collocato in cuna alla classifica degli scapoli più ambiti del mondo. Una rivista femminile, «W», l'ha descritto così: «Affascinante, ricchissimo e libero, persino troppo bello per essere vero». Lei è bionda, alta, ha 31 anni, è nata a New York e ha doppio passaporto: americano e inglese. Papà e mamma sono inglesi, e vivono a Londra. La madre viene spesso in Italia a trovar la figlia: come lei, ama il teatro e la Toscana. Avery ha vissuto a lungo in Gran Bretagna, e negli Stati Uniti ha frequentato l'esclusiva Brown University, Providence, Rhode Island, dove conobbe Giovanni Al- berto e dove proprio in quegli anni si laureava John John Kennedy. Lui, Agnelli, studiava economia, lei architettura. Anche il master in architettura, Avery lo ha preso negli Stati Uniti, al Pratt Institute di New York. Poi, primo impiego a Londra, nello studio dell'architetto Richard Rogers, quello che assieme a Renzo Piano ha progettato il Centre Georges Pompidou a Parigi. Avery e Giovanni Alberto si erano conosciuti all'Università e poi si erano persi di vista. L'amo¬ re, hanno raccontato i giornali, sarebbe arrivato quando si sono rincontrati un paio d'anni fa. Perché loro due non hanno mai detto niente a nessuno sulla loro storia. Solo una mezza ammissione, da Giovanni Agnelli jr. su «Fortune», rivista economica degli States, due mesi fa: «Ho ima fidanzata americana», aveva confessato al giornalista. E nient'altro. Hanno cercato di far tutto in silenzio, senza dar nell'occhio, come due fidanzatini qualsiasi. 0 come fece lui da ragazzo, quella volta che lavorò per qualche mese da operaio sotto falso nome alla Comau, un'azienda del gruppo Fiat. Era registrato come Giovanni Rossi, e più anonimo di così non poteva: Anche stavolta deve aver sperato di sposarsi quasi di nascosto. Lui e Avery hanno frequentato il corso prematrimoniale in paese, a Montopoli, da don Vasco Arzilli, l'anziano parroco che parla di lui come di «un ragazzo cordiale, gioviale, molto perbene». E poi dice così: «Come la signorina». Il corso è durato un mese, e «loro l'hanno seguito tutto, hanno fatto tutto in regola». Don Vasco dice che oggi ci sarà anche lui, «per ragioni di amicizia». Solo per quello. E allora, dev'essere vero, il matrimonio lo celebrerà l'Arcivescovo di Pisa, Monsignor Plotti, nella tenuta di Varramista dove Alberto vive e dove nel 1982 festeggiò i suoi 18 anni assieme a quattrocento invitati venuti da tutte le parti del mondo. Nella stessa cappella, immersa nei tre ettari di terreno coltivati a viti e ulivi, dove Monsignor Ugo Camozzo unì in matrimonio Umberto Agnelli e Antonella Piaggio. Sarà oggi, alle undici e trenta del mattino, come hanno scritto i giornali. Per il tempo sarà un sabato così così, cielo nuvoloso, a dar retta alle previsioni. Possibilità di pioggia. Bisognerà fare come i paparazzi che non hanno paura di niente. Loro stanno lì anche nella notte ad aspettare chissà che cosa. Beh, come si dice. Viva gli sposi. Pierangelo Sapegno Il rito sarà celebrato stamane nella tenuta diVarramista Perla sposa un vestito firmato Ungaro Giovanni Alberto Agnelli con Avery Howe e la tenuta di Varramista, nella campagna toscana, in cui verrà celebrato il matrimonio