Skolimowski

FESTIVAL FESTIVAL CINEMA GIOVANI Skolimowski IL fascino della personalità di Skolimowski è anche il frutto di una biografia che non è fatta solo di cinema: è stato pugile, poeta, scrittore, sceneggiatore (per Wajda e Polanski), attore, giocatore di poker, collezionista di pittura e egli stesso pittore. Protagonista dei suoi primi film, e comunque presente in ruoli secondari in diversi dei successivi, è stato attore anche in film di altri registi: ad esempio, nel prossimo di Tim Burton, "Mare Attack"». Con queste parole Roberto Turigliatto, che con Malgorzata Furdal ha curato la prima personale completa dei film di Jerzy Skolimowski (nella foto), descrive in sommi capi una biografia che è tra le più interessanti del cinema moderno. I quarantenni ricordano Skolimowski per un film che ebbe grande successo a cavallo degli Anni Settanta, rivelando il suo nome al grande pubblico: si intitolava «La ragazza del bagno pubblico» (il titolo italiano è inutilmente allusivo, visto che l'originale si intitolava più propriamente «Deep End»), contribuì in modo decisivo a rendere famoso Cat Stevens (il cantautore compose per il film la struggente «I Might Die Tonight», una delle sue canzoni più belle), era una storia d'amore e di morte che coinvolgeva dall'inizio alla fine. Ma, soprattutto, era uno dei più bei film del cinema moderno: il che fece scoprire come Skolimowski meritasse la definizione di «Godard polacco» che aveva accompagnato i suoi pruni film e il suo sodalizio con Polanski. Politicamente, Jerzy era stato in patria un giovane anticonformista. Quando scelse di andare all'estero, ritornerà spesso sulla politica in modo profondo ma non banalmente ideologico: «Moonlighting», interpretato da Jeremy Irons, racconta il golpe di Jaruzelsky dal punto di vista di un gruppo di clandestini polacchi che a Londra sta ristrutturando la casa di un burocrate di partito, «Successo a ogni costo» è la storia di un regista polacco che in Occidente mette in scena il dramma polacco e viene contestato dal figlio. E altrettanta ^quietudine è rintracciabile anche negli altri suoi film più noti («La nave faro», «L'australiano», «Acque di primavera», «Le avventure di Gerard»: non a caso, diversi tra loro per stile e produzione ma sempre sorprendenti e mai banali). La personale è corredata da un libro con interventi di Daney, Douchet, Ghezzi, Farassino, Ciment. Incontro con Skolimowski sabato 23 (ore 17) al Massimo 2. [s. d. e]

Luoghi citati: Londra