Immigrati decade il decreto di R. Cri.

Varato da Dini Varato da Dini Immigrati decade il decreto ROMA. A molti clandestini erano stati promessi un permesso di soggiorno, un lavoro e protezione, se avessero collaborato con la giustizia italiana per combattere e sconfiggere una delle tante bande di mercanti di schiavi. Una possibilità aperta dalla decisione del Consiglio dei ministri del 12 settembre che modificò in questo senso il decreto Dini alla sua ennesima reiterazione. Ma il decreto scade oggi a mezzanotte e cancella molte di quelle speranze. E a mezzanotte tornerà il rischio denuncia anche per gli extracomunitari irregolari che hanno problemi con la salute. Con la decadenza del decreto Dini prevedeva l'assistenza gratuita, nei consultori e ospedali, per le gravidanze o le interruzioni volontarie di gravidanza, per i casi urgenti, per i minori, senza segnalazione agli organi di controllo - di fatto si riparte da zero. Le strutture sanitarie pubbliche dovranno infatti trasmettere i dati dell'immigrato, che non ha accesso al Servizio sanitario nazionale, alla questura. Sarà comunque predisposto entro domani un provvedimento del ministero della Sanità che garantirà la continuità assistenziale sanitaria per gli immigrati irregolari. Lo ha reso noto l'ufficio stampa del ministero che non ha precisato la forma del provvedimento. Le ipotesi, analizzate in questi giorni per garantire il diritto alla salute anche agli irregolari, parlavano di un decreto ministeriale o di una circolare del ministro Bindi, formule che però non obbligano alcun ospedale o altra struttura a fornire l'assistenza senza segnalazione. Anche perchè non si entra nel merito del nodo cruciale che è quello della copertura di bilancio. Così per curarsi molti irregolari dovranno di nuovo far riferimento a strutture private come il Naga a Milano o il poliambulatorio della Caritas a Roma, le due maggiori strutture nel settore dove il 90% dei pazienti è irregolare. Negli ultimi due anni gli immigrati che si sonti rivolti al Naga sono stati 10.800. La media del volume di pazienti è stato di 7500 soggetti pari a 15 mila visite (si torna almeno due volte). Il 95 per cento è irregolare, i pazienti hanno un'età tra i 20 e i 39 anni, le patologie più frequenti sono quelle a carico dell'apparato digerente. L'urgenza di un disegno di legge che faccia salvi gli effetti e i rapporti giuridici insorti sulla base del decreto Dini, e l'auspicio che non manchi la collaborazione dei gruppi di opposizione per la più sollecita approvazione in parlamento dell'articolo unico del disegno di legge: sono questi i contenuti della risposta del ministro dell'Interno, Giorgio Napolitano, alla lettera aperta rivoltagli da alcuni parlamentari del Polo. «Il governo intervenga con le procedure della decretazione d'urgenza per mantenere nell'ambito della legalità la condizione degli immigrati». La richiesta viene dal «Comitato Dossetti per la Costituzione» ed è stata già girata ai ministeri competenti. «La situazione che si sta determinando - sostiene il Comitato - alla scadenza del decreto legge sull'immigrazione è di una gravità eccezionale», [r. cri.]

Persone citate: Bindi, Dini, Dossetti, Giorgio Napolitano, Naga

Luoghi citati: Milano, Roma