«Telecraxi» divide i partiti

Dopo le dichiarazioni rilasciate a Vespa la procura di Roma vuole interrogare l'ex, leader socialista Dopo le dichiarazioni rilasciate a Vespa la procura di Roma vuole interrogare l'ex, leader socialista «Telecrccri» divide i partili Storace: intervistate anche le sue vittime ieri il pm s'è incontrato con il collega Carlo Nordio, della Procura di Venezia, che anche lui indaga sul pci-pds. Restano molto irritati a sinistra, invece, dopo questa intervista. Diego Novelli urla: «Spudorati! Bastava chiedere a Craxi del famoso Conto Protezione, un numero di conto che Larini fornì a Gelli perché arrivasse al "suicidato" Calvi. Spudorato concedere credito e voce a un avventuriero scappato all'estero con il bottino per sottrarsi alla giustizia». Anche Rifondazione è molto critica: «Craxi non è un perseguitato politico ingiustamente condannato». Francesco Grignetti ROMA. Quattro milioni di italiani incollati al video: Bruno Vespa può esultare, la sua intervista a Bettino Craxi ha fatto centro. Resta uno strascico di polemiche, però. Quelli che si erano opposti a mandare in onda l'intervista, il giorno dopo sono più contrariati. Quelli a favore sono ancora più soddisfatti. I due fronti, in Parlamento, sono trasversali. Silvio Berlusconi solidarizza: «Certa magistratura, risvegliandosi improvvisamente dopo decenni di sonno, capì che i partiti avevano dei finanziamenti illegali». In fondo, Berlusconi capisce e scusa anche il sistema delle tangenti: «La politica costa. Costa tremendamente e io ho potuto sperimentarlo. Ci vogliono tanti soldi e quei partiti democratici di allora dovevano contrastare un partito organizzatissimo che aveva, e non poteva essere diversamente, sussidi forti da tante parti». Ma Francesco Storace, An, presidente della commissione di controllo sulla Rai, fa del sarcasmo pesante: «Mi sembrava di vedere Telerebibbia. Per tutta la sera ho visto dei ladri in tv. E i rapinati cjuando li intervistano? Comunque nulla di nuovo. Mi sono pure addormentato». E quattro deputati di An - Enzo Fragalà, Sergio Cola, Nino Lo Presti e Alberto Simeone - esultano: «L'intervista almeno ha un merito. Ora sappiamo che parte delle tangenti servirono per mantenere in vita le "gloriose testate rivoluzionarie" e tra queste la più rivoluzionaria di tutte: "il manifesto'. Suggeriamo a Vespa una ulteriore intervista a Craxi, stavolta con l'onorevole Armando Cossutta in studio, per sapere se il finanziamento illegale della politica sia servito anche a finanziare altri dissidenti del pei come quelli che nel '91 si ritrovarono a "rifondare il comunismo"». La Procura di Roma, intanto, vorrebbe ascoltare l'ex segretario del psi. 11 pm Giuseppe Pititto, che indaga su presunti finanziamenti illeciti al pci-pds ha ritenuto «spunti interessanti» le allusioni di Craxi. Pititto già un mese fa ha avanzato richiesta di rogatoria internazionale per sentire Craxi. E L'ex presidente del Consiglio Bettino Craxi

Luoghi citati: Roma