I sigilli del prefetto all'ippodromo di Palermo di A. R.

I sigilli del prefetto all'ippodromo di Palermo I sigilli del prefetto all'ippodromo di Palermo PALERMO. Per scommesse clandestine e mafia il prefetto di Palermo Luigi Damiano ha disposto la chiusura per 15 giorni dell'Ippodromo La Motta (nella foto). Ieri pomeriggio tuttavia le gare si sono svolte regolarmente, compresa la corsa Tris (molto importante per gli scommettitori), in quanto il decreto prefettizio non era stato ancora notificato. La decisione ha fatto arrabbiare gli appassionati dei cavalli, che a Palermo fanno un gran tifo per il campione locale Tinak Mo. Il La Motta, nel parco della Favorita e vicino allo stadio, è considerato fra i principali ippodromi italiani ed è frequentato da un pubblico «calcistico». Fra i precedenti che gettano ombre sulla gestione dell'impianto vi sono le scommesse scoperte dopo la Tris del 13 aprile 1994, che hanno portato a sanzioni disciplinari per i responsabili. Nel decreto il prefetto accenna al «grave allarme sociale» e all'«inganno alla pubblica fede». «Se il provvedimento mira a combattere le scommesse clandestine - replica la Ires, società che gestisce il La Motta - non abbiamo nulla da obiettare». [a. r.]

Persone citate: La Motta, Luigi Damiano

Luoghi citati: Palermo