«Tranquilli, non ci uccidiamo più»
«Tranquilli, non ci uccidiamo più» Intercettati sul telefonino, sono stati convinti a desistere dai genitori «Tranquilli, non ci uccidiamo più» Piacenza, i fidanzati in fuga per morire ci ripensano .. SUICIDI PENTITI MPIACENZA ARTEDI' pomeriggio avevano chiamato il quotidiano «Libertà» di Piacenza per annunciare un duplice suicidio. Ieri, invece, Roberto e Maura sono tornati sui loro passi. «Ci abbiamo ripensato, non dovete preoccuparvi - hanno detto -. Vogliamo solo stare un po' da soli e quindi non torneremo a casa subito». La tragedia annunciata per telefono al quotidiano locale si è quindi trasformata in una fuga d'amore. Roberto, 40 anni, e Maura, 30, hanno lasciato la provincia di Piacenza. A bordo di una Lancia Thema blu stanno girando per l'Italia. Impossibile sapere dove si trovino. La loro sembra essere una fuga continua, senza sosta. C'è chi dice di aver visto la vettura a Firenze, chi, tra i conoscenti, ipotizza una tappa ad Assisi, visto che l'uomo è devoto di San Francesco e la ragazza di Santa Rita. La storia è iniziata a metà pomeriggio di martedì. Al quotidiano «Li berta» era in corso un'assemblea dei giornalisti quando è squillato un telefono. Una redattrice ha risposto e dall'altra parte della cornetta c'era un uomo che diceva di voler rilasciare (dichiarazioni e che le stesse venissero registrate. La giornalista ha recuperato il registratore. E l'uomo, qualificatosi poi come Roberto, ha iniziato il racconto. Drammatico. «Sono in compagnia della mia ragazza, quando verrà buio ci suicideremo. Ma prima vogliamo lasciare un messaggio ai nostri familiari». Poi ha parlato la ragazza. «Io voglio molto bene ai miei familiari, ma loro hanno fatto del male ostacolando la mia storia con Roberto. Io amo Roberto e voglio stare con lui». Sono arrivate in redazione due ispettrici della squadra mobile, Tiziana Sartori e Lorella Bagattin. E quest'ultima ha identificato la coppia. Si è scoperto così che i due erano in cura nel reparto di psichiatria dell'ospedale di Piacenza, che lì si erano conosciuti e che già altre volte avevano manifestato l'idea di suicidarsi. Roberto, sposato e padre di due figlie, dopo aver lasciato biglietti in cui comunicava il proposito di togliersi la vita buttandosi nel Po, a gennaio aveva lasciato in ansia i suoi famigliari. Era sparito e la sua auto era stata ritrovata nei pressi del fiume. Per fortuna, lo stesso Roberto aveva poi fatto rientrare l'allarme telefonando il giorno dopo ad un parente dicendo di essere ad Aosta e di avere avuto un vuoto di memoria. Diversa la storia di Mara. La sua depressione aveva avuto origine da una forte delusione provata dopo un tentativo fallito di prendere i voti. L'amicizia, sempre più intensa, con Roberto, sembrava aver migliorato la situazione. Invece erano nati i problemi. La famiglia della giovane non ha mai visto di buon occhio questa relazione con un uomo sposato, osteggiandola secondo quanto detto dalla stessa ragazza nella confessione di martedì. Versione però smentita dal fratello di Mara, Sergio. La sorella, comunque, avrebbe tentato due volte il suicidio: una prima volta era stata salvata dalla madre dopo aver assunto una forte dose di barbiturici, la seconda volta, dopo aver ingerito gocce di un medicinale, era uscita di strada in auto ed era stata soccorsa e salvata. Visti i precedenti, la telefonata di martedì al quotidiano piacentino aveva creato un grande allarme. Si temeva chiaramente 0 peggio. Il contatto con la redazione di Libertà si è interrotto dopo mezz'ora. Poi i due non hanno più risposto al telefono cellulare di Roberto. Le ricerche di polizia e carabinieri sono proseguite per tutta la notte senza esito. Poi i due hanno ripreso a parlare con le famiglie. Senza manifestare niente di concreto. Ma dimostrando di essere ancora vivi e lucidi. Infine le telefonate rassicuranti di ieri pomeriggio ai familiari e all'ispettore di polizia Sartori. «Ci abbiamo ripensato, vogliamo stare un po' da soli, continuiamo a vivere». Cario Annovazzi .....
Persone citate: Annovazzi, Lorella Bagattin, Tiziana Sartori
Luoghi citati: Aosta, Assisi, Firenze, Italia, Mara, Piacenza
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