Tracima il Lago Maggiore

Allagamenti a Pallanza, Baveno e Arona Il livello del lago è salito di due metri La protezione civile: previste altre piogge saranno decisive le prossime dieci ore Frane e strade chiuse anche nel Verbano Cusio Ossola, l'Enea: il recente caldo può causare disastri Tracima il Lago Maggiore Maltempo, allarme rosso nel Novarese NOVARA. L'ondata di maltempo che da tre giorni flagella Novarese e Verbano Cusio Ossola non concede tregua. Ma c'è allarme anche in altre zone d'Italia. «Il caldo di questi giorni - ammonisce l'Enea - è la premessa di alluvioni. A rischio è soprattutto il versante tirrenico». In Piemonte sono i laghi a fare paura. Alle 18 di ieri il livello del Lago Maggiore ha raggiunto quota 195,85, due metri in più rispetto alla media: sono i dati forniti dall'Istituto idrobiologico del Cnr alla prefettura di Verbania, che già da ore aveva allertato sindaci e Protezione civile. Nelle ultime 24 ore il bacino del Verbano è cresciuto al ritmo di tre centimentri l'ora. A Verbania l'acqua ha già invaso la litoranea di Pallanza, nota ai turisti di tutto il mondo per la «passeggiata delle Magnolie», che è stata chiusa al traffico. In previsione degli allagamenti sono state posate le transenne anche a Feriolo e Baveno. Non va meglio ad Arona, dove in mattinata il lago aveva già superato di 10 centimetri il livello di guardia. E le conseguenze si sono già avvertite nei campeggi del litorale fra Castelletto Ticino e Arona, città dove gli abitanti del quartiere di Santa Monica, che qualche anno fa rimase isolato per giorni e dovette muoversi su barche e gommoni a causa dell'esondazione, vivono queste ore con ansia. Sono comunque arrivati i mezzi anfibi dei vigili del fuoco. Preoccupa anche il lago d'Orta, le cui acque hanno superato di mezzo metro il livello di guardia. Nel Cusio viene seguita con particolare attenzione la zona orientale di Omegna, già colpita nel luglio scorso da frane alluvionali che avevano provocato morte e distruzione nell'intero quartiere di Verta, tuttora a rischio per il dissesto idrogeologico. In mattinata la prefettura di Novara aveva inviato un fax ai comandi militari e di tutte le forze dell'ordine perché allertasero i sindaci e fossero attivate le misure preventive. Fra queste, anche l'istituzione di un servizio di monitoraggio con pattuglie di vigilanza urbana. «Al momento - dicevano ieri alle 20 in prefettura a Verbania - la situazione è sotto controllo. Secondo i meteorologi, saranno decisive le prossime dieci ore. Il tasso di crescita del lago dovrebbe attestarsi sul centimetro l'ora, poi è previsto un migliora- mento». I problemi sui laghi si accompagnano a frane e smottamenti nelle località collinari. Alcuni hanno causato interruzioni sulle strade: la statale 337 di Valle Vigezzo è rimasta chiusa al traffico nella notte fra martedì e mercoledì. I vigili del fuoco sono invece intervenuti in Valle Strana per rimuovere una piccola frana che aveva interrotto la provinciale a Prelo. Notizie allarmanti arrivano dall'Enea, secondo cui il grande caldo di questi giorni, con temperature fino a 6 gradi sopra la media, si può considerare la «premessa di un evento alluvionale», che «minaccia» soprattutto il versante tirrenico. Lo ha detto Vincenzo Ferrara, responsabile della Divisione ambiente globale e mediterraneo dell'Enea. «Le forti correnti d'aria calda che provengono da Sud, l'elevato tasso di umidità dell'aria e la persistenza della situazione - ha affermato Ferrara - mettono a rischio soprattutto il versante tirrenico, più esposto all'aria calda che proviene dall'Africa». • Pietro Benacchio Allagamenti a Pallanza, Baveno e Arona Il livello del lago è salito di due metri La protezione civile: previste altre piogge saranno decisive le prossime dieci ore Il centro di Pallanza, una delle città minacciate dal Lago Maggiore

Persone citate: Arona, Novarese, Pietro Benacchio, Verta, Vincenzo Ferrara