I «paragoni» di R. I.

I «paragoni» I «paragoni» Ecco cosa fu il 26 e cosa fecero le Br «Il governo vuole i pieni poteri, come avvenne nel '26» ha detto Berlusconi a Verona. Buttiglione, invece, ha paragonato Prodi alle Brigate rosse: «Vuole colpire un imprenditore per educarne cento». Ma cosa avvenne nel '26? E cosa fecero le Brigate rosse? Nel '26, ed esattamente il 5 di novembre, il Consiglio dei ministri del governo fascista deliberò lo scioglimento dei partiti d'opposizione e istituì il confino di polizia per gli avversari politici. Venti giorni dopo, il 25 di novembre, venne introdotta la pena di morte per le attività contrarie al regime fascista. Con questi due atti Mussolini sancì definitivamente l'impossibilita di qualunque opposizione legale al regime. Meno di due anni prima, il 10 di giugno dnl 1924, il deputato socialista Giacomo Matteotti era stato rapito e ucciso da una squadracela fascista, inviata dal regime a «punirlo» per aver pronunciato, il 30 di maggio, una dura requisitoria contro Mussolini. Il 27 di giugno, per protesta contro il rapimento, i gruppi parlamentari di opposizione al fascismo avevano abbandonato il Parlamento ritirandosi «sull'Aventino» e dichiarando la loro intenzione di non riprendere i lavori parlamentari fino a quando non fosse stata ripristinata la legalità. Non solo questa richiesta non venne mai «esaudita», ma quando, il 16 gennaio del '26, i deputati del partito popolare cercarono di abbandonare l'astensione e di ripresentarsi in Parlamento, vennero espulsi per ordine di Mussolini. Questo per quanto riguarda le vicende storiche relative al '26. E per le Brigate rosse? Le Br furono il gruppo terroristico più importante operante in Italia. Politicamente di estrema sinistra, furono le protagoniste degli «anni di piombo», cioè degli anni dal '74 all'inizio degli Anni Ottanta. Le vittime del terrorismo, di destra e di sinistra, in quel periodo, furono circa 4 mila (350 morti e 3400 feriti). Le Brigate rosse colpivano dirigenti d'azienda, sindacalisti, giornalisti, forze dell'ordine, magistrati, uomini politici. Uno dei loro slogan era, appunto, «colpirne uno per educarne cento». La vittima più illustre delle Br fu Aldo Moro, rapito il 16 marzo '78 e ucciso il 9 di maggio. In quegli anni, per il reato di «banda armata» finirono complessivamente in carcere oltre 4 mila persone. [r. i.]

Persone citate: Aldo Moro, Berlusconi, Buttiglione, Giacomo Matteotti, Mussolini

Luoghi citati: Italia, Verona