Picchiare l'adultera non è una colpa

Picchiare l'adultera non è una colpa La separazione era stata addebitata ad entrambi: accolto il ricorso del marito Picchiare l'adultera non è una colpa I giudici: solo lei responsabile del matrimonio fallito ROMA. Non si può attribuire al marito la «colpa» del fallimento del matrimonio, anche se ha picchiato in più occasioni la moglie, se il suo atteggiamento violento deriva dal «comportamento contrario ai doveri nascenti dal matrimonio» da parte della moglie. E' il principio espresso dalla prima sezione civile della Cassazione, che ha accolto il ricorso di un marito che chiedeva che la colpa della separazione fosse attribuita interamente alla moglie, e non anche a lui, come stabilito dalla corte di appello. La donna, che voleva separarsi, aveva una relazione extraconiugale e, dopo un duro litigio con il marito, era andata a convivere con l'amante. Considerando però il fatto che l'uomo l'aveva picchiata e aveva tentato di violentarla, la corte di appello aveva stabilito che la separazione andava addebitata a entrambi i coniugi. Camon A PAG. 16

Persone citate: Camon

Luoghi citati: Roma