Pollice verso sul tatuaggio «E' immorale»

«Visite prenotate a Venezia» Pollice verso sul tatuaggio «E' immorale» Famiglia Cristiana MILANO. Farsi tatuare è «moralmente condannabile». Perché si tratta di «una mutilazione gratuita, una profanazione del corpo umano», che per i cattolici è a tutti gli effetti «il tempio dello Spirito santo». E' la sentenza di Famiglia cristiana, il settimanale dei Paolini che nell'ultimo numero scende in campo contro una moda dilagante tra i giovani italiani, cui non mancano modelli illustri: dal principe Amedeo d'Aosta al calciatore Gianluca Vialli, dal cantante Eros Ramazzotti all'attrice Asia Argento, alla conduttrice Ambra. Come sempre, il direttore don Zega non avrebbe potuto essere più tempestivo. Proprio in questi giorni è arrivato nei cinema italiani l'ultimo film di Greenaway, «I racconti del cuscino», genere erotico, storia di una giapponesina iniziata all'arte del tatuaggio dal padre calligrafo. Ma lo spunto della crociata di Famiglia cristiana non parte da qui. Parte, invece, dalla lettera inviata da una madre di Alessandria alla rubrica «Colloqui col padre». La donna è preoccupata perché il figlio maggiorenne si è fatto tatuare su alcune parti del corpo e, come se non bastasse, ora vorrebbe intraprendere l'attività del «tatuatore». Allarmata, la madre chiede lumi su come la pensa la Chiesa cattolica. E, forse inaspettatamente, la risposta di don Zega è una condanna senza appello. [AdnKronos]

Persone citate: Amedeo D'aosta, Asia Argento, Eros Ramazzotti, Gianluca Vialli, Greenaway, Paolini, Zega

Luoghi citati: Alessandria, Milano