«Visite prenotate a Venezia»

I «Visite prenotate a Venezia» Scelto il logo per le celebrazioni: lo ha disegnato una studentessa, battendo le agenzie di pubblicità Cacciari contro i turisti del Giubileo L'ASSALTO ALL'ARTE I CITTA' DEL VATICANO Giubileo del Duemila ha il suo «logo», presentato in Vaticano nella stessa giornata in cui il sindaco di Venezia lancia l'ipotesi di regolare gli accessi turistici alla città lagunare. Fra tre anni - ha detto Cacciari - Venezia sarà visitabile solo su prenotazione: «Non parlerei strettamente di numero chiuso, ma per evitare ulteriori danni ad una città così fragile, è indispensabile tenere sotto controllo i flussi turistici soprattutto in vista di un Giubileo che potrebbe raddoppiare gli arrivi. Per questo stiamo studiando il sistema migliore per poter tenere d'occhio e programmare gli arrivi». E al consorzio Venezia Ricerche il sindaco ha affidato il compito di stabilire quanti turisti sopporti la città. Critico l'assessore regionale al Turismo, Pierluigi Bolla, che ha parlato di «incapacità a gestire l'avvenimento». Si tratta - ha spiegato - di «una soluzione pilatesca che cela, dietro la grancassa di una proposta, l'implicita ammissione dell'assenza di una qualsiasi strategia turistica dell'accoglienza da parte del Comune». Bocciando il sindaco, ha aggiunto che «i flussi del Giubileo vengono trattati come un'invasione di cavallette invece che come l'occasione di accogliere persone civili, rispettose e desiderose di avvicinarsi alla cultura, all'arte e alla religiosità di cui Venezia e il Veneto sono portatori». Se per Venezia addirittura si parla di 50 milioni di presenze, anche per Roma si danno i numeri. Ieri il sindaco Rutelli ha rivendicato alla sua giunta il merito di lavorare alacremente per preparare la città, con cantieri che hanno chiuso puntuali e altri che saranno avviati tra breve per migliorare l'assetto urbano. I numeri però preoccupano: Luigi Zanda, presidente dell'Agenzia romana per il Giubileo, parla di 40 milioni di presenze, che corrispondono a 17,5 milioni di visitatori, che in media pernotteranno una notte e mezzo o due, più i pendolari. Il vero punto interrogativo è rappresentato dai finanziamenti: do¬ vrebbero arrivare 2500 miliardi entro Natale e l'ultima tranche di 1000 miliardi entro febbraio. Del tutto fuori dalle polemiche il clima che si respira in Vaticano, dove ieri è stato presentato il «logo» del Giubileo, scelto con un concorso internazionale. Su uno sfondo circolare che rappresenta il globo, si fondono cinque colombe - rossa, arancione, verde, blu, grigia - che indicano i continenti. Il campo azzurro è circondato da una croce, simbolo dell'umanità, mentre dal centro dell'intreccio delle colombe parte un raggio di luce, a indicare la presenza di Dio nella vita dell'uomo. Infine, sullo sfondo blu, si legge in latino «Christus heri, hodie, semper», cioè «Cristo ieri, oggi, sempre». Autrice del logo è Emanuela Rocchi, di 22 anni, nata a Roma, residente a Massa Martana e attualmente alunna della Scuola dell'arte della medaglia del Poligrafico dello Stato. «Sono emozionata», ha detto semplicemente la giovane. E poi, davanti all'assalto dei fotografi e delle telecamere, ha aggiunto: «So che con questa scelta il Papa ha voluto premiare i giovani». Infatti la decisione finale sul vincitore è stata presa dallo stesso Giovanni Paolo II, dopo che al concorso internazionale bandito dalla segreteria del Giubileo avevano risposto singoli artisti e agenzie di pubblicità di ogni parte del mondo. Per la Santa Sede il Giubileo è praticamente partito. Già il 30 novembre il Papa darà il via al triennio di preparazione con una solenne celebrazione dei vespri nella Basilica di San Pietro. Da quel momento la poderosa macchina organizzativa comincerà a girare a regime. Comitati nazionali sono stati istituiti in tutti i Paesi, in collegamento con le conferenze episcopali e da qui con il Vaticano. Il comitato centrale ha intanto pubblicato un volume, curato dalla commissione storico-teologica, su «Cristo verbo del Padre» e altri testi sono in preparazione. Luca Tornasi Il sindaco di Venezia Massimo Cacciari e a sinistra gondole sul Canal Grarde

Persone citate: Cacciari, Emanuela Rocchi, Giovanni Paolo Ii, Luca Tornasi, Luigi Zanda, Massimo Cacciari, Pierluigi Bolla, Rutelli