Famiglia inghiottita da un mistero

UN GIALLO Famiglia inghiottita da un mistero Mantova: il piccolo è assente da scuola dal 14 ottobre, la casa sbarrata Padre, madre e bimbo di 8 anni spariti da un mese UN GIALLO IN VAL PADANA SMANTOVA ONO spariti in tre: padre, madre e bambino. Lui 32 anni, lei 26, il figlio che frequenta le elementari, in un paesino della provincia di Mantova, Magnacavallo. Da quando? Pare che si siano allontanati da un mese, dal 14 ottobre precisamente, quando il bambino si presenta per l'ultima volta a scuola. Ma nessuno è sicuro di niente a proposito di questo caso, in cui il mistero si somma al mistero, fino a creare un gioco di scatole cinesi. Il protagonista principale è un bambino di otto anni, che da qualche tempo si presentava in classe in condizioni terribili: trascurato, sporco. I compagni di classe lo evitavano. Scoppiava a piangere spesso, dopo aver raccontato di viaggi in Paesi lontani, di follie notturne, forse per giustificare le assenze da scuola, che si facevano prolungate, e che i genitori non scusavano mai. Poi, in classe non si è più presentato. Gli insegnanti, gli ultimi 14 P. vvollmi s39 Sonma senz6 Nlxt dVienverifside8 NLe mmalnitosia a9 Nl/i pfamsponre Ngiornto a tentacontafonattramiNessuvemblizia ddel Ctraslotrasfe giorni di ottobre hanno iniziato a preoccuparsi, e hanno tentato di tutto per mettersi in contatto con la famiglia: telefonate a pioggia, avvisi, anche tramite il messo comunale. Nessuna risposta. Poi, il 6 novembre hanno chiesto alla polizia di informarsi all'anagrafe del Comune: magari avevano traslocato, senza notificare il trasferimento alla segreteria della scuola. Ma anche lì, un buco nell'acqua: «Per il momento non è stato preso alcun provvedimento, dato che la cosa ci è stata notificata pochissimo tempo fa. Ci sono dei problemi, sì, che riguardano il bambino, ce ne prenderemo carico», dirà più tardi il sindaco Danilo Bizzarri. L'8 novembre le autorità scolastiche decidono di sporgere denuncia, segnalando l'inosservanza dell'obbligo di istruzione scolastica alla polizia, che ha inviato gli atti alla procura di Mantova e al tribunale dei minori di Brescia, con l'accusa, per i genitori, anche di maltrattamenti. Si è avuta solo allora la certezza che se il bambino era scomparso da scuola, tutta la famiglia era scomparsa da casa. Impossibile riusci¬ re a strappare qualche dettaglio al comando di polizia: «Ma scherza? Lo sa che c'è un minore di mezzo? Magnacavallo è un paesino, basta un dettaglio di troppo per mettere in piazza un innocente». Ma qualche notizia filtra: il padre, originario del Padovano, ha qualche precedente penale, reati contro il patrimonio, forse traffico di stupefacenti, anche se ora lavora come operaio, e si mette spesso in malattia; la mamma è della vicina Ostilia. I vicini non si sono accorti della partenza. Il guaio è che questa famiglia, non solo sembra sia sparita nel nulla, ma che sia vissuta nel nulla. Magnacavallo, dove abitano, è tanto piccolo che l'elenco degli abbonati al telefono non copre neanche due facciate. A prevalenza agricola, quei posti dove ci si conosce tutti. Eppure nessuno si è accorto della loro sparizione. Il parroco è appena stato dimesso dall'ospedale, nei due bar del paese non c'è traccia nemmeno di un ri¬ cordo di lui, il capofamiglia; neppure il titolare della tabaccheria sa identificarli. La farmacia? Il negozio di confezioni? Niente. «Non sono originari di qui», rispondono concordi. «In realtà, a noi interessa solo il bambino - dice l'ispettore Luciano Barberio che sta seguendo le indagini - deve poter fare una vita serena. Se ci saranno gli estremi si potrebbe anche togliere ai genitori la patria potestà». Ma c'è già chi ricorda il caso della famiglia Carretta di Parma. Padre, madre e due figli spariti nel nulla il 4 agosto '89. Una fuga dorata, verso lidi lontani sembrano aver chiarito le indagini. Stavolta, invece, potrebbe trattarsi di una fuga appena oltreconfine, in Svizzera o nell'ex Jugoslavia. E forse senza neanche un gruzzolo da parte. Ma è proprio solo un'ipotesi. La fuga della famiglia ài Magnacavallo per ora è solo un mistero. Anna Talò Forse una fuga come i Carretta LE DATE DI UN MISTERO 14 OTTOBRE P. va a acuoia per l'ultima rolla Come era accaduto più volle negli ultimi giorni, è sporco, presenta alcuni emalomi sul corpo, racconta di strani sogni. 39 OTTOBRE Sono passati 15 giorni da aitando P. è slato visto per l'ultima volta le maestre, pur abituale alle sue frequenti assenze, si allarmano. Telefonano a casa, nessuno risponde 6 NOVEMBRE lxt direzione didattica chiede l'intervento della polizia. Viene compiuto un controllo all'anagrafe del paese: ma la verifica non dà risultali. Ixt famiglia non ba cambialo residenza Ut casa, però, è chiusa 8 NOVEMBRE Le maestre presentano alla questura una denuncia per mallraltamenlti nei confronti di P Sono convinte che igenitori maltrattassero il bambino e chiedono che il piccolo sia affidalo a un'altra famiglia 9 NOVEMBRE l/i polizia compie un nuovo sopralluogo nella casa della famiglia scomparsa. L'appartamento è chiuso, nessuno risponde Ut polizia non ba ancora un mandato per entrare Nel garage manca Paulo della famiglia. Giuseppe Carretta, cassiere di una ditta di Parma, sparito con la famiglia sette anni fa

Persone citate: Anna Talò, Carretta, Danilo Bizzarri, Giuseppe Carretta, Luciano Barberio, Padre