«Salvate i piccoli schiavi»

«Salvate i piccoli schiavi» «Salvate i piccoli schiavi» L'OH: nel mondo sono 250 milioni GINEVRA. Nel mondo ci sono 250 milioni di bambini di età compresa tra i 5 e i 14 anni che lavorano, molti in condizioni disumane. La metà, circa 125 milioni, sono impiegati a tempo pieno. Il 61 percento dei piccoli (circa 120 milioni) lavora in Asia, il 32 per cento ( 153 milioni) in Africa e il 7 per cento (17,5 milioni) in America Latina. Queste sono le impressionanti cifre fornite dall'Organizzazione internazionale del Lavoro (Oil) nel suo ultimo rapporto intitolato «Lavoro minorile: colpire l'intollerabile». L'Oil ha messo a nudo una realtà molto più preoccupante di quanto si pensasse: grazie ai racconti di religiosi, insegnanti e testimoni l'organizzazione delle Nazioni Unite è riuscita a scoprire che sono il doppio di quanto si sapesse i ragazzini utilizzati a tempo pieno nelle fabbriche. «Questo non significa che la situazione sia più grave. Semplicemente conosciamo meglio il fenomeno e siamo in possesso di una nuova metodologia», ha affermato Michel Hansenne, direttore dell'Oil. L'organizzazione ha lanciato un appello per salvare immediatamente i piccoli da schiavitù, prostituzione e lavori pericolosi. «Tutti noi sappiamo che ci vorranno sforzi enormi nel corso degli anni per eliminare completamente il problema. Ma ci sono alcune cose che sono intollerabili per chiunque. Queste devono essere individuate, rese note e sradicate senza ulteriori ritardi», ha detto ancora Han- senne annunciando che l'agenzia delle Nazioni Unite ha proposto un miglioramento della convenzione internazionale già esistente. «Anche se il problema del lavoro minorile affligge principalmente i Paesi in via di sviluppo, ne sono state scoperte sacche anche in quelli industrializzati», ha affermato Assefa Bequele, responsabile del rapporto dell'Oil. Tra questi figurano Usa, Italia, Spagna, Portogallo e Regno Unito, Paesi in cui i bambini vengono utilizzati soprattutto nei campi. Secondo il rapporto, i piccoli vengono ancora ridotti in schiavitù nell'Asia meridionale, in quella sud-orientale e nell'Africa occidentale. I minori sono spesso utilizzati in lavori pericolosi e costretti a turni massacranti: in Zimbabwe la giornata lavorativa dura tra le 10 e le 15 ore; in Marocco il 72 per cento dei bambini comincia a lavorare prima delle 7 di mattina e il 65 per cento non può andare a dormire prima delle 11 di sera. L'indagine dell'Oil evidenzia anche un aumento dei casi di bambini utilizzati nel mercato del sesso nonostante la maggiore attenzione internazionale. I dati sono impressionanti: in Asia vengono sfruttati 1 milione di minori e il loro numero è in crescita. Lo stesso avviene in Burkina Faso, Costa d'Avorio, Ghana, Kenya, Zambia e Zimbabwe. «La violenza e gli abusi sessuali sono tra le minacce più serie per i bambini che lavorano», si legge nel rapporto. [Agi]

Persone citate: Michel Hansenne