Il Papa apre il vertice della speranza

Possibile una visita di Castro in Vaticano, il Polo chiede di rammentargli i diritti umani Il Papa apre il vertice della speranza Possibile una visita di Castro in Vaticano, il Polo chiede di rammentargli i diritti umani A Rotfta la conferenza sulla fame ROMA. Sarà un discorso incentrato soprattutto sugli obblighi morali dei Paesi ricchi verso i Paesi meno sviluppati quello che Giovanni Paolo II terrà domattina all'inaugurazione della Conferenza delle Nazioni Unite sulla fame nel mondo. Ma il forte richiamo del Papa non sarà comunque tale da suscitare polemiche simili a quelle che segnarono le ultime conferenze delle Nazioni Unite. Sia alla Conferenza del Cairo nel 1994 (sovrappopolazione) che a quella di Pechino nel 1995 (donne) il Vaticano si trovò infatti al centro di un dibattito molto vivace. E la diplomazia della Santa Sede manovrò pesantemente attorno alla stesura dei documenti finali. Questa volta il documento finale non sarà oggetto di negoziato durante la conferenza: il direttore generale della Fao Jacques Diouf è riuscito a farlo approvare due settimane fa dai membri delle Nazioni Unite e dal Vaticano (che non è membro dell'Onu ma ha uno status di osservatore). L'obiettivo sul quale i Paesi si sono messi d'accordo: dimezzare entro il 2015 il numero delle persone che soffrono la fame nel mondo, portandolo dagli 800 milioni di oggi a 400 milioni. A meno di imprevisti, dunque, tutto dovrebbe andare liscio nel palazzone della Fao, dove interverranno da mercoledì a domenica oltre cento capi di Stato e di governo. Ma fuori dal palazzo polemiche e controversie non dovrebbero mancare. A cominciare da quelle che già stanno scoppiando attorno alla visita di Fidel Castro. Il leader cubano dovrebbe arrivare a Roma nella notte tra giovedì e venerdì, e parlare alla Fao venerdì pomeriggio. Il portavoce della Santa Sede Joaquin Navarro Valls ha reso noto ieri che se Castro chiederà un'udienza papale, «il Santo Padre gliela concederà sicuramente». Ma la conferma definitiva del suo arrivo a Roma, fanno notare in Vaticano, ancora non c'è. C'è già, invece, una lettera del Comitato italiano per i diritti umani a Cuba firmata da Silvio Berlusconi, Gianfranco Fini, Pierferdinando Casini e altri esponenti del Polo in cui si chiede al Pontefice di fare pressioni su Castro per accelerare il processo di democratizzazione a Cuba. E visto che a Roma si parlerà di alimentazione, Marco Palmella ha espresso la speranza che «la Chiesa non dimentichi la fa¬ me di libertà che continua ad es-. serci» in quell'isola. Un piccolo gruppo di esuli cubani arriva oggi dagb Stati Uniti: assisteranno a varie messe in suffragio di cubani morti nel tentativo di espatriare da Cuba. Il programma di Castro rimane comunque molto incerto. Si sa che sarà ricevuto al Quirinale venerdì sera e che vedrà Romano Prodi sabato mattina a Palazzo Chigi. Ancora da definire, invece, T'incontro con Lamberto Dini. Si era anche parlato di una visita alla redazione del manifesto, ad Assisi e in altre città italiane, ma nulla è ancora deciso. Nel frattempo la voce che circolava da diversi giorni circa il possibile arrivo a Roma di Muammar Gheddafi non ha trovato conferma. E la Farnesina può tirare un sospiro di sollievo: 10 sbarco del leader libico in Italia avrebbe messo in imbarazzo 11 governo e compromesso il recentissimo rilancio dei rapporti italo-libici. Non mancheranno il primo ministro cinese Li Peng, che incontrerà Prodi a pranzo venerdì sera, e il presidente indonesiano Suharto, che vedrà sia Prodi che Scalfaro. Ma le defezioni di alcuni leader mondiali, a cominciare da quella di Nelson Mandela, hanno indubbiamente tolto un po' di smalto alla conferenza. Per non parlare della modesta partecipazione da parte dei Paesi industrializzati, che sono poi quelli che dovrebbero contribuire di più a risolvere il problema dell'alimentazione nel mondo. Americani ed europei hanno deciso di snobbare il vertice. Perfino Chirac, uno dei grandi sponsor della conferenza, alla fine ha fatto sapere che non potrà esserci: al suo posto verrà il premier Alain Juppé. Andrea di Robilant ader cubano Fidel Castro: grande attesa per l'incontro con il Papa a Roma Il leader cubano Fidel Castro: grande attesa per l'incontro con il Papa a Roma MANGIARE TROPPO PUÒ'PROVOCARE: • PROBLEMI CORONARICI E ATTACCHI CARDIACI • ALCUNE FORME DI TUMORE • OBESITÀ1 x • DIABETE • CALCOLI ; • CARIE • GOnA 2000 • 2299 2300 • 2899 SOPRALE 2900 LA DENUTRIZIONE PUÒ1 PROVOCARE: A • DEFICIENZA PROTEICA- • ANEMIA (Carenza di ferro) • OSTEOPOROSI (Carenza di calcio) • GOZZO [Carenza di iodio) • XEROPTALMIA (Carenza di vitamina A) •. BERI-BERI (Carenza di vitamina B) • SCORBUTO (Carenza di vitamina 0 • RACHITISMO (Carenza di vitamina D)