Finanziaria, no alla «tassa sulle tasse»

Approvato a larga maggioranza l'emendamento che annulla l'esenzione fiscale di Scalfaro Approvato a larga maggioranza l'emendamento che annulla l'esenzione fiscale di Scalfaro Finanziaria, no alla «tassa sulle tasse» La Camera blocca le 20 mila lire di contributo sul «730» ROMA. Il Capo dello Stato lo aveva chiesto pubblicamente, ed è stato accontentato: anche il suo assegno sarà tassato. L'emendamento proposto da Alleanza Nazionale è stato approvato ieri con ampia maggioranza: 484 voti favorevoli, 22 contrari e 17 astenuti. Il provvedimento è stato ampiamente commentato alla Camera. Lo stesso Prodi ha ricordato come Scalfaro gli avesse scritto una lettera per chiedere l'istituzione della trattenuta, pari a circa 100 milioni l'anno. Sulla vicenda sono però intervenuti polemicamente Raffaele Costa e Umberto Giovine, di Forza Italia, facendo osservare «che il governo ha previsto l'aumento dei costi per la Presidenza della Repubblica, che dovrebbero passare dai 206 miliardi del 1996 ai 227 miliardi del 1997. Scalfaro rinuncerà personalmente a oltre 100 milioni: la macchina burocratica del Quirinale inghiottirà 2100 milioni in più...». NO ALIA TASSA SULLE TASSE. I contribuenti non dovranno pagare 20 mila lire per la stesura del loro 730: la Camera ha infatti approvato un emendamento del relatore Salvatore Cherchi (sinistra democratica) che prevede la soppressione dell'articolo del disegno di legge collegato che prevedeva l'istituzione della «tassa sulle tasse». AUTOSTRADE E CONCESSIONI. La Camera ha confermato la decisione della commissione Bilancio di stralciare dal collegato alla finanziaria la norma che prorogava dal 2018 al 2038 la concessione per la Società Autostrade. Lo stralcio era stato deciso dalla commissione Bilancio accogliendo una richiesta della commissione Ambiente e Lavori pubblici. Secondo quanto riferiscono i parlamentari di quest'ultima commissione il governo dovrebbe ora presentare un disegno di legge con la proroga ventennale della concessione, in modo da permettere una discussione nel merito. «In questo modo - dice il deputato di Forza Italia Alberto Di Luca - potremo far luce su vicende fino ad ora poco chiare. Pri¬ ma fra tutte la questione della copertura finanziaria della variante di valico, opera necessaria sulla quale né il presidente del Consiglio né il ministro del Tesoro hanno mai fornito le necessarie informazioni al Parlamento». Positivo anche il commento di Massimo Scalia, dei Verdi: «In questo modo si ripristina l'iniziale convinzione del ministro Di Pietro che, nella prima audizione alla commissione Ambiente, aveva sostenuto la sua contrarietà alle proroghe per decreto e la necessità di discutere in un provvedimento ordinario tutte le problematiche relative alla Società Autostrade». FONDO CASSA PER IL TESORO. Via libera al fondo di riserva per le autorizzazioni di cassa del Tesoro. Il fondo, che avrà la dotazione di 25 mila miliardi a partire dal 1997, è la diretta attuazione di una norma prevista dalla legge di bilancio e ridurrà i trasferimenti dal bilancio dello Stato al Tesoro: a proposito della consistenza del fondo alcuni esponenti del Polo (Marzano e Taradash) avevano proposto con un emendamento la soppressione della dotazione in quanto di «elevata consistenza». Il sottosegretario al Tesoro, Piero Giarda, ha invece difeso il provvedimento definendolo «assolutamente necessario» per il Tesoro nel controllo dei flussi di cassa: il fondo ha lo scopo di integrare le autorizzazioni di cassa su quei capitoli degli stati di previsione delle amministrazioni statali che presentino in corso di esercizio «carenza di cassa dovute allo svolgimento della gestione». GOVERNO IN MINORANZA SUL CAI. Il governo scivola sulla montagna: la Camera ha approvato a sorpresa per un pugno di voti, e contro il parere dell'esecutivo, un emendamento di alcuni deputati che prevede lo stanziamento di 380 miboni nel '97 e nel '98 in ft.vore del Club alpino italiano. «Si discute di migliaia di miliardi in queste ore ha così motivato uno dei firmatari dell'emendamento - che un contributo di soli 380 milioni mi sembra veramente poca cosa considerata l'importanza storica di questo club». [r. i.] m m ICI 1 TASSE E CIFRE A CONFRONTO infEBBi Timi I NUMERI DELLA STANGATA • AUMENTANO GLI ESTIMI CATASTALI •I COMUNI POTRANNO FAR SAURE AL 7%0 L'ALIQUOTA SULLE SECONDE CASE 1 ■ ■■ ■ «j t< is r i r f1* r rr t m GAS METANO •LE REGIONI POTRANNO AUMENTARE DI 30 LIRE IL PREZZO AL METRO CUBO IREP • L'IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITÀ' PRODUTTIVE AVRÀ' UN'ALIQUOTA FRA IL 3.5 E IL 4,5%. SOSTITUIRÀ' I CONTRIBUTI SANITARI, TASSA SALUTE, ICIAP •L'ADDIZIONALE IRPEF A CARICO DEI LAVORATORI DIPENDENTI SARA'COMPRESA FRA LO 0,5 E L'I* IRPEF • L'AUMENTO DEGLI ESTIMI CATASTALI NON AVRÀ' PIÙ' EFFETTI ANCHE Al FINI IRPEF. LO HA DECISO IL GOVERNO DOPO L'INCONTRO CON I SINDACATI • NON VIENE PIÙ' PRECISATO IL RIDISEGNO DELLE ALIQUOTE. SOLO L'IMPEGNO PER RIDURLE DA 7 A 5 Dati in miliardi di lire FINANZIARIA'96 • TAGLI 26.000 • ENTRATE 12.000 TOTALE 38.000 TASSA EUROPA • Addizionale su IRPEF, IRPEG elLOR 12.500 • Razionalizzazione spese • Razionaliz zazione spese Il presidente Usa IL BRUTTO DELLA DIRETTA

Luoghi citati: Alia, Roma, Usa