Il pm deluso potrebbe abbandonare la toga

//pm deluso potrebbe abbandonare la toga //pm deluso potrebbe abbandonare la toga FLA SPEZIA ORSE è soltanto nuovo veleno, o forse verità, che in questo caso sarebbe anche peggio. In un giorno piovoso, così remoto dall'estate di San Martino, la voce perfida dice che il pm Alberto Cardino mediterebbe l'abbandono. Non di «Tangentopoli 2», l'inchiesta che lo ha lanciato come un divo in tivù e sui giornali: della toga. Per delusioni patite, per difficoltà insormontabili, per i maledetti bastoni fra le ruote che hanno già fatto rotolare fuori pista il comandante del Gico di Firenze. - Dottor Cardino, ma è vero che vuole abbandonare la magistratura? «Non vorrei proprio parlarne». Ma un po' ci sta pensando? «No, no. Veramente non vorrei fare nessun commento. L'unica mia risposta è il silenzio». Ma la toga? «No, no, non chiedetemelo». Mai avuto dubbi? «Non mi fate queste domande, non me le fate...». Il tono, ecco che cosa sembra importante, e quello del pm Cardino è il tono sommesso di un uomo non soltanto affaticato, ma che soffre. Il crepuscolo e il pubblico ministero sapeva che la voce del suo possibile abbandono ormai era scivolata fuori dal palazzo rosa e addirittura Emilio Fede smaniava per darne notizia dal video. «Fede non è mica l'oracolo». Ma ci azzeccò, quando disse che l'allora pubblico ministero Antonio Di Pietro se ne anda¬ va. «Non confondiamo». D'accordo, ma ora lui dice che la vorrebbero fermare e siccome lei non è disposto... «Ma no, capisce... Comunque sia qualunque dichiarazione mia adesso verrebbe fraintesa in mille modi». Ma non pensa che il silenzio potrebbe essere inteso come assenso? «Ho capito, ma mi consenta il silenzio a riccio. Eppoi, Fede che cosa ci ha, le microspie ambientali? No, qualunque cosa dicessi verrebbe interpretata in mille maniere». Ma dopo il brutale allontanamento del colonnello Giuseppe Aututori, lei non è preoccupato per l'inchiesta? «No, perché le carte sono lì». Che riportano le intercettazioni, così criticate... «Quelle sono ovviamente un mezzo molto efficace. Diciamo che qualche problema con la tutela della riservatezza è chiaro che lo danno. E' un problema che mi sono posto. Ma ci sono certe realtà che si riescono a penetrare solo con determinati mezzi, previsti dalle norme, sia chiaro, ma so che le "ambientali" sono mezzi molto invasivi della privacy. In ogni modo sono sempre vagliate dall'autorità giudiziaria». Con le tenebre finalmente scoloriva l'attesa carica di tormenti. Come se all'ultimo istante avesse cambiato idea per chissà quale ispirazione, l'anchorman aveva evitato di puntare sul nero della toga li- Nella foto a destra il giudice Silvio Franz

Persone citate: Alberto Cardino, Antonio Di Pietro, Emilio Fede, Giuseppe Aututori, Silvio Franz

Luoghi citati: Firenze