«Campagna diffamatoria contro la massoneria»
Traffico d'armi Avvocato svizzero arrestato a Parigi Il Gran Maestro: basta con la persecuzione giudiziaria «Campagna diffamatoria contro la massoneria» ROMA. «Alla fine siamo sempre noi a fare le teste di turco». Parole esplicite, non c'è che dire, tanto più sorprendenti visto che a parlare è Virgilio Gaito, gran maestro della massoneria. E' D segno dei tempi: la massoneria ufficiale non è più quella potenza misteriosa di cui si favoleggiava in passato. E' subentrato un certo vittimismo, anzi. «Ci diffamano, ci criminalizzano, ci emarginano. Possibile che ad ogni inchiesta i magistrati debbano sparare a zero sulla massoneria?». Ogni riferimento a fatti realmente accaduti è voluto. Il gran maestro Gaito - a margine di un serissimo convegno - cita esplicitamente l'inchiesta di La Spezia. Poi quella di Aosta. E dice: «Abbiamo scritto al presidente Oscar Luigi Scalfaro perché intervenga a nostra difesa. Pensiamo che il Quirinale debba tutelare in pari misura i diritti di tutti i cittadini». Si sentono davvero sotto tiro, i quattordicimila massoni ufficiali. «Avete visto con l'affaire Necci. Uno era iscritto alla P2. Ma dobbiamo pagare all'infinito per il passato? Subito è ripartita un'ignobile campagna di diffamazione, alimentata da esponenti della politica e della magistratura, cui fa molto comodo accreditare all'opinione pubblica la massoneria quale sinonimo di delinquenza, corruzione, affarismo, lobbismo. L'interesse è quello di portare il nostro Paese verso un regime simile alla dittatura fascista». Ma come può l'avvocato Virgilio Gaito dire che in queste due inchieste non sono coinvolti massoni? «Parlo per il Grande Oriente d'Italia, che è l'osservanza più diffusa. Nessuno dei nostri è coinvolto. Zero più zero. Però sappiamo dall'inchiesta del giudice Cordova che in Italia esistono 25-26 gruppi e gruppuscoli massonici. Io di questi albi non so niente e non garantisco». Pacini Battaglia, Necci e gli altri non sono massoni? «Boh! Di sicuro non sono del Grande Oriente d'Italia. Del resto non so». (fra. grì]
Persone citate: Cordova, Gaito, Necci, Oscar Luigi Scalfaro, Pacini Battaglia, Virgilio Gaito
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