La spada del Cavaliere sull'Annunziata

E' i m La spada del Cavaliere saWAnnunziata Telefonata di fuoco: «Vergognosa tv di regime» LO SCHERMO DELLE POLEMICHE E' i m ROMA una vergogna, una dittatura, state falsificando la realtà, questo è già un regime». Silvio Berlusconi irrompe nel Tg3 rosso in volto, con le vene del collo che gli pulsano dalla rabbia. «E' una vergogna - non fa che ripetere -. In piazza c'è una manifestazione impressionante e il Tg3 sta facendo una diretta per smontare questa manifestazione. E' un insulto alla gente che manifesta e a tutti i moderati d'Italia. Eravamo così tanti che forse non entravamo nelle telecamere del Tg3. Da uomo di televisione e da editore non ho mai visto una cosa così scorretta. Una cosa assolutamente inaccettabile». Danilo Scarrone, l'intervistatore, resta a bocca aperta. Chiede: «Qual è il messaggio?». «Questo è il messaggio», taglia corto Berlusconi. Ed è così fuori di sé che quando Scarrone passa il microfono a Pierferdinando Casini, che comincia a parlare della Finanziaria, il leader di Forza Italia lo interrompe: «Macché Finanziaria. Dobbiamo dire quello che sta davvero succedendo. Sono state fatte quelle nomine alla Consulta, e i giudici del Csm, la rimozione del capo del Gico, la storia di Salamone. La verità è che chi tocca i fili muore, questo è già un regime, una dittatura». Insomma, la diretta della manifestazione anti-Finanziaria del Polo, chiesta dal presidente della Vigilanza Francesco Storace, è un boomerang per la Rai. Il Tg3, che alla fine ha preso l'iniziativa di farla anche per togliere le castagne dal fuoco a Siciliano e Iseppi, incerti se concedere due ore a una, sia pur importante, manifestazione di partito, non ha affatto accontentato il Polo. Anzi. Anche Gianfranco Fini, intervistato a ruota dopo Berlusconi, pur pacato nel tono, non è meno duro. «Non c'è altro messaggio se non invitare gli italiani a stare con gli occhi aperti, perché davvero siamo in presenza di comportamenti irriguardosi verso l'opposizione che rappresenta la maggioranza dei cittadini». E Casini aggiunge: «Siamo indignati. E' un'alterazione profonda di un fatto di popolo straordinario». Al Tg3 cadono dalle nuvole, ma sono anche un po' seccati: «Siamo esterrefatti e indignati dal comportamento del leader di Forza Italia - commenta il Cdr -. Un comportamento non giustificabile nel momento in cui il Tg3 ha fatto il suo lavoro di servizio publico dando la diretta a una grandiosa manifestazione quale è stata quella del Polo, e anche alla grande manifestazione di Napoli di Rifondazione comunista». La quale Rifondazione, peraltro, non è rimasta soddisfatta neppure lei. «Nella rappresentazione televisiva la realtà della manifestazione sembrava dissolta», recita un comunicato. E' proprio una giornata negativa, per la Rai targata Ulivo. Gli strali del Polo cadono anche sul Tgl. Francesco Storace stigmatizza «l'operazione vergognosa» del primo telegiornale italiano «dove D'Alema ha commentato per tre minuti la manifestazione del Polo». Ma il neodirettore Marcello Sorgi ribatte: «Storace evidentemente non ha visto bene il Tgl che alle 20 ha dato ampio spazio a tutte le manifestazioni e agli interventi di tutti i leader». Intanto, al Tg4, Emilio Fede se la ride: «Se lo avessi fatto io, quello che ha fatto stasera il Tg3, mi avrebbero simbolicamente impiccato». Im.g. b.]

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