D'Alema «Incentivi per l'auto e l'edilizia»

Il leader della Quercia è favorevole a misure anticicliche per cercare di evitare la recessione D'Alema: «Incentivi per Paulo e l'edilizia» Il leader della Quercia è favorevole a misure anticicliche per cercare di evitare la recessione Mediobanca? «Va ridimensionata». La Stet? «Avanti con la cessione» ROMA. Il leader del pds, Massimo D'Alema, spinge sull'acceleratore degli incentivi fiscali per il settore dell'auto: «Se non rimettiamo rapidamente in movimento l'economia con meccanismi come una più rapida ed efficiente capacità di spesa e di uso delle risorse comunitarie da parte dello Stato e politiche di incentivazione fiscale in alcuni settori fondamentali, come l'edilizia e l'auto, corriamo il rischio di avere un effetto recessivo abbastanza marcato». E' quanto sostiene in un'intervista a II Mondo in edicola oggi. «Bisognerebbe introdurre in modo mirato misure anticicliche - ha aggiunto - in grado di stimolare in modo selettivo una ripresa. Gli incentivi - ha aggiunto - potrebbero anche essere collegati a certe misure ecologiche, per favorire l'acquisto di auto meno inquinanti. A be¬ neficiare di questi incentivi, secondo D'Alema, non dovrebbe essere solo il settore dell'auto: «la manutenzione urbana potrebbe rilanciare con forza l'edilizia. E in questo settore, fra l'altro, c'è un'enorme evasione fiscale. L'Iva al 19% per questi lavori non la paga nessuno». E, sempre nell'intervista a II Mondo, D'Alema si è soffermato sul ruolo di Mediobanca, sostenendo che l'istituto di Via Filodrammatici «l'ha fatta da padrone per tanto tempo e ora c'è una certa volontà di ridimensionare il suo ruolo. E credo che questo sforzo di ridimensionamento sia giusto, nel senso che bisogna creare una maggiore concorrenza anche a questo livello». Per quanto riguarda le privatizzazioni, il segretario del pds ha detto di essere favorevole, purché «la privatizzazione di un settore delicato come quello delle telecomunicazioni sia fatta in modo da tenere conto degli interessi del Paese». A proposito di Stet, D'Alema difende la scelta di riconferma per Agnes e Pascale: «Si è temuto che cambiare i vertici potesse rallentare la privatizzazione, potesse creare dei problemi di gestione in una fase delicata. Ma oggi credo che nel governo ci sia un indirizzo di innovazione». Massimo D'Alema il leader del pds

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