Orgogliosi d'essere attori di Osvaldo Guerrieri

Il «mestiere», alto artigianato Il «mestiere», alto artigianato Orgogliosi d'essere attori GIULIANA Lojodice e Aroldo Tieri sono diventati imprescindibili. Non sapremmo immaginare l'uno separato dall'altra, senza modificare radicalmente il nostro orizzonte mentale e sentimentale. Oltre a costituire una coppia d'arte e di vita, essi sono il segnale residuo di un teatro che si va rarefacendo. Non sono rimasti soli, per fortuna, ma sono fra i pochi che ancora credono nell'alto artigianato del mestiere. Hanno fatto tanto nella loro vita. Tieri, in più di cinquantanni, ha fatto quasi tutto: tragedia e commedia, dramma e pochade. Senza contare i film, i filmetti e i filmacci nei quali portava una zampata per lo più nevrotica. Ve lo ricordate nei panni del fidanzato geloso, con il cappello a caciotta e l'andirivieni epilettico? Una figurina inimitabile. La signora Lojodice, invece, ha avuto un'altra storia. In teatro e in televisione, in quegli sceneggiati che creavano la popolarità in un'ora, ha portato una figurina svelta e una grazia che non potevano non aver peso nella scelta del repertorio. La commedia salottiera e l'atmosfera mondana sembravano essere i suoi naturali confini. Ma se una donna è attrice fino all'ultima goccia del suo sangue, non esita a sfregiare la patina di simpatia che tendenzialmente può ispirare. E così dalla ragazza semplice e ingenua della «Tragedia americana» arriva al personaggio dilaniato e crudele di «Care conoscenze, cattive memorie». Evoluzione? Anche. La grandezza di questa coppia esemplare sta nel considerare oro anche ciò che nella realtà è princisbecco. La coppia sa di essere in palcoscenico non per peccato di vanità, ma per desiderio di servizio. Non fosse per questo, non saremmo qui a parlarne. Infatti Tieri, che è uomo di forti umori e di profondi malumori, avrebbe voluto gettare la spugna già qualche anno fa. Il sistema teatrale è per lui fonte d'amarezza e di delusione. Ma resiste: per spirito di servizio. E noi non possiamo che essergliene grati. Osvaldo Guerrieri

Persone citate: Aroldo Tieri, Lojodice, Tieri