Il Cavaliere in doppiopetto guida la «piazza» azzurra di Antonella Rampino

LA VIGILIA DELLA oliere in doppiopetto guido lo «piazzo» azzurra LA VIGILIA DELLA MANIFESTAZIONE ROMA AL doppiopetto parlamentare al doppiopetto di piazza. L'appuntamentofè per sabato pomeriggio a RoriijKÈl Polo si ricicla da forza di governo a forza di lotta, e per farlo ha indetto la rituale manifestazione. Una folla oceanica di revisionisti fiscali aizzata da un composto Silvio Berlusconi che scenderà in piazza per la prima volta in vita sua. Quasi retorica la domanda: vestito come? In doppiopetto, ha risposto lui, «perché una tuta blu, perfetta per manifestazioni di piazza, ce l'ho, ma è di cachemire». Eliminato il problema, restano comunque due stili. Di lotta e di governo. La grande macchina organizzativa per muovere 100, 200, 300 mila, ma sarebbe meglio se fossero mezzo milione di persone a lottare contro quella che il Polo chiama «una dittatura fiscale», e cioè il governo Prodi e la Finanziaria che dovrebbe portarci in Europa, ha due facce. Quella tranquilla del forzista Pietro Giannattasio, e quella creativa di Roberto Iannarilli, l'agit-prop di An. L'onorevole Giannattasio ha predisposto un pullman di 50 persone per ciascuno dei collegi della Camera, che sono 475, più un altro autobus, anche lui per 50 posti a sedere, per ciascuno degli eletti in Parlamento. La geometrica compostezza con cui Forza Italia si prepara all'evento, che è comunque abbastanza grande da tenere col fiato sospeso la maggioranza, i cui disegni di legge sono in approvazione proprio in questi giorni, porta a concludere che gli «azzurri)», porteranno in campo più o meno 300 mila persone. «E senza tamburi», precisa serafico Giannattasio. Iannarilli, l'uomo-immagine che ha berlusconizzato gli ex missini, convincendo quest'estate Gianfranco Fini alla crociera neogollista, da Genova ad El Alamein, è invece un fuoco d'artificio. Spiana sul tavolo una carta lunga quanto il catalogo del Don Giovanni, ed elenca: «Tredici treni speciali da 10 vagoni l'uno, fanno 800, diciamo anche mille persone l'uno. Poi, mille pullman tondi tondi. Altro che Prodi, quelli degli autobus siamo noi, e lo dimostreremo». Ma quanto fa? «Fa tantissimo». Già, perché ai suoi Iannarilli, pochi o tanti che siano, farà fare un bel chiasso. Li terrà su col panino «Pinocchio», farcito di mortadella, «Sa, al Nord la mortadella si chiama "Bologna"». Poi li farà sfilare dietro un gigantesco Pinocchio di cartapesta. «Pinocchio, sempre lui - spiega l'agit-prop perché Prodi è un bugiardo. Lo sanno anche i bambini di 10 anni che tartassando un Paese lo si manda alla rovina, no?». In mez- zo al corteo, un vero e proprio trenino da luna-park, ogni carrozza una categoria di commercianti salassati. «Guardi: qui ci sono i contadini tartassati con i loro trattori, qui mamme e bambini inseguiti da gabellieri». Non basta. Per prepararsi spiritualmente a questo sabato carioca bisogna anche immaginarsi il cielo: una mongolfiera in aria a lanciare volantini. E poi l'elicottero: Iannarilli, che studia da rappresentante del popolo italiano in Parlamento, riprenderà la manifestazione dall'elicottero. Insomma, alla Finanziaria verrà inscenato, come dire, un funerale alla brasibana. Ed è un po' il mondo alla rovescia: Alleanza nazionale si è forse berlusconizzata, mentre Forza Italia sfodera una compostezza da vecchio partito che sa cosa significhi avere alle spalle una maggioranza silenziosa, ma furi- bonda, contro le tasse. Di là Giannattasio che dice «ci interessa la protesta composta». Di qua, Iannarilli che aizza lo sberleffo creativo e anti-governativo, mettendo a soqquadro il palazzo, dove oltre ad An alberga anche il ministro Antonio Mac- camco. I cortei, ancorché «misti» in quanto a composizione politica, sono due, con diversi punti di concentramento: l'Esedra, al secolo piazza della Repubblica, che è la storica piazza delle manifestazioni romane, e l'Arco di Tra- vertino. Di lì, nel tardo pomeriggio, e dopo lunga marcia, si confluirà a San Giovanni, la piazza di Togliatti, lo scenario storico delle grandi manifestazioni sindacali del 1° Maggio. Palco, oratori, e forse big della canzone. Lì la scena sarà tutta per i leader, Berlusconi, Fini, Casini e Buttiglione. I quali avranno fatto la spola, in automobile oltre che in doppiopetto, tra la testa di un corteo e dell'altro. Lo striscione? «Per la libertà del lavoro, contro la Finanziaria della sinistra». E se piove? «Piove, governo ladro». Antonella Rampino Una grande macchina organizzativa per muovere trecentomila persone contro «la dittatura fiscale» Rocco Buttigliene

Luoghi citati: Bologna, El Alamein, Europa, Genova, Roma