Quando la realtà si trasforma in fantasia di Angelo Mistrangelo

Alla Carlina la pittura esistenziale di Max Pellegrini in mostra sino al 23 novembre Alla Carlina la pittura esistenziale di Max Pellegrini in mostra sino al 23 novembre Quando la realtà si trasforma in fantasia nelle sale del «Piemonte Artistico e Culturale)* Il colore tra figurazione e astrazione. Accompagnata dalla monografia curata da Marco Goldin per le edizioni Electa, la mostra di Max Pellegrini alla Galleria «Carlina» rivela il suo interiore percorso esistenziale (piazza Carlina) 17/a, sino al 23 novembre). Ricercatore alla Facoltà di Architettura di Torino, autore del volume «Undici lezioni di sociologia dell'arte» pubblicato dalla Celid, presente alle Biennali di Venezia all'inizio degli Anni Ottanta, Pellegrini propone in questa occasione un «corpus» di opere che fluisce attraverso i cicli tematici «Fuga in Egitto» (1989-1990), «Macello» (1993), «I sogni» (1994-1996) e del 1996 «Storia di un poeta». E in questo ripercorrere momenti e luoghi della memoria, in questo risentire l'eco del tempo, in questo scandire nello spazio figure e oggetti e strutture architettoniche, l'artista esprime il senso di una controllata visione di una realtà reinterpretata e rivisitata dalla fantasia, in una dimensione espressiva che, ha scritto Guido Ceronetti, «trova l'equilibrio tra l'abbandono alla libertà onirica e la misura della ragione vigilante...». Un dipingere, quindi, in cui nulla è affidato alla pura invenzione, ma dove ogni elemento è in funzione di un dettato che racchiude quel clima di mistero e di misticismo che avvolge tutto il suo mondo. A più di dieci anni dalla precedente personale, la pittrice Caty Torta ritorna nello spazio espositivo del «Piemonte Artistico e Culturale» con una pregevole antologica (via Roma 264, sino al 17 novembre). Promossa dall'Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte, la mostra della Torta rappresenta un ben preciso itinerario intorno a una ricerca che va dalla rigorosa scuola di Casorati all'elaborazione di grandi tele astratte che hanno riscosso l'interesse di Angelo Dragone («la matura libertà del gesto») e di Pino Mantovani («Le forme "assolute" della geometria»). Artista appartata, vitale nel- l'impegno di un linguaggio intenso e ricco di pulsante energia, attenta all'evoluzione dei destini dell'umanità, ha realizzato un discorso nel quale si ravvisa la qualità di un dire «passionale e brucia tutta la sua vita nella e per la pittura... ha bisogno di cantare e spesso di gridare... e sembra che la gioia ed il tormento facciano a gara nel guidarle la mano...» (Felice Casorati). E in questa passionalità si stemperano tele come «Centrale in fiamme», «Esplosione dell'atomo», «Petroliera in fiamme» e «L'infinito». Angelo Mistrangelo la «Le farfalle di velo» è il titolo dell'olio su tela dipinto nel '91 da Pellegrini

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