Torino-Ceres,un futuro da metropolitana di Gianni Giacomino
Il costo di realizzazione si aggirerebbe sui 200 miliardi. Cautela da parte della Satti Il costo di realizzazione si aggirerebbe sui 200 miliardi. Cautela da parte della Satti Torino-Ceres, un futuro da metropolitana Progetto della Comunità Valli di Lanzo UNA FERROVIA TUTTA DA REINVENTARE UN progetto ambiziosissimo: trasformare la vecchia linea ferroviaria Torino-Ceres in una metropolitana leggera che consenta a studenti, impiegati ed operai di raggiungere la città in una ventina di minuti. L'ha presentato Giuseppe Giacomelli, assessore alla Viabilità della Comunità Montana delle Valli di Lanzo in un incontro con gli altri amministratori della zona. Una proposta accolta con entusiasmo. «Ora - inizia Giacomelli - insieme ai Comuni toccati dalla strada ferrata prepareremo un accordo di programma da presentare a Regione, Provincia e Satti, la società che gestisce la Torino-Ceres, poi incontreremo i parlamentari eletti ai nostri collegi». Obiettivo: cercare di ottenere dallo Stato un finanziamento di almeno 200 miliardi, la cifra minima che occorrerebbe per l'automatizzazione di tutta la linea con doppi binari da Torino sino a Germagnano, e l'acquisto di treni suburbani sul modello di quelli che percorrono le periferie delle città tedesche e francesi. «Queste zone saranno anche a forte declino in- dustriaie, ma non hanno mai osato chiedere somme consistenti di denaro pubblico - dice l'assessore -. Bene, è venuta l'ora di osare». Ci va con i piedi di piombo l'ingegner Rodolfo Notaro, direttore della Satti, che dall'ultima alluvione sta lavorando per rimodernare l'intero ramo, sino al capolinea di Ceres, con un investimento di circa 90 miliardi. «Prima di dare un giudizio vorrei conoscere a fondo il progetto - dice -. Mi sembra però che, con i nostri lavori, la completa elettrificazione della linea e i binari nuovi, la ferrovia sarà riclassata. Non credo ci sia un numero di utenti tale da giustificare la creazione di una metropolitana. Poi, il binario unico è molto più sicuro del doppio». Invece, per gli amministratori dei tredici Comuni «abbonati» alla Torino-Ceres, la Satti in questo caso dovrà solo eseguire le indicazioni che le verranno date. Tutto in piena sintonia con quanto ha affermato il ministro dei Trasporti Burlando: ogni Comune dovrebbe gestire i trasporti pubblici del territorio di propria competenza, tratti ferroviari compresi, per un abbattimento dei costi di gestione. «Uno dei nostri obiettivi, con la creazione di una metropolitana leggera - termina Giaco- melli - è quello di diminuire il traffico sulla tangenziale e sulla direttissima della Mandria, le principali arterie di collegamento con Torino che sono sempre più congestionate dal traffico. E poi non dimentichiamo che l'attuale stazione aeroportuale di Caselle è inadeguata allo sviluppo che ha avuto l'aeroporto». Gianni Giacomino Rodolfo Notaro, direttore della Satti
Persone citate: Giacomelli, Giuseppe Giacomelli, Rodolfo Notaro
Luoghi citati: Ceres, Germagnano, Lanzo, Torino
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