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GIOIE E DOLORI DEL MERCATO A TUTTO CAMPO GIOIE E DOLORI DEL MERCATO A TUTTO CAMPO AL di là dell'epilogo, il caso Mancini rappresenta lo specchio, complesso e avventuroso, di una nuova realtà. Il mercato lungo. La possibilità, dilatata per legge fino al 30 gennaio, di correggersi in corsa. Il resto dell'Europa lo pratica da tempo. Noi ci siamo appena arrivati. E fatichiamo a orizzontarci, emotivi come siamo. Se l'abolizione del vincolo ha portato alla caduta verticale dei giocatori bandiera, sbocco, questo, che non tutte le piazze hanno digerito, il nuovo trend mercantile rischia di confondere ancor più i tifosi. Si moltiplicano, a livello societario e individuale, soprattutto individuale, le tentazioni. Chi paga l'abbonamento a inizio stagione, non sa più a che cosa va incontro. Mettetevi nei panni del popolo doriano. Aveva pagato per una Sampdoria con Mancini e Karembeu. Il primo si è promesso all'Inter, che l'ha sondato e cercato, il secondo è stato promesso al Barcellona. D'accordo, sono scenari che anche il vecchio «regime» rendeva possibili, praticabili. Ma il nuovo, di sicuro, li agevola. Gli addetti ai lavori si difendono così: sono gli incerti del mestiere (di abbonato). Sarà. I contratti andrebbero rispettati, ma questo è un altro discorso, elementare. La molla rimane l'interesse, il calcolo: personale, e di gruppo. Perché scandalizzarsi? Cambiano le prospettive. Se una volta era soprattutto l'allenatore a rischiare, di fronte a un eventuale deficit di classifica, oggi rischiano anche i giocatori. Un presidente ha il calendario dalla sua (nel dettaglio, ancora tre mesi: di qui a fine gennaio) e, con esso, più margini di manovra. La sentenza Bosman ha contribuito a rimescolare la carta dei diritti e dei doveri. Detto con sincerità: meglio così. Ne dovrebbe guadagnare la professionalità, il rendimento. Inattaccabile sul piano dell'uno e dell'altro, Mancini costituisce, a un tempo, fotografia ed eccezione. Ha preso una cotta per Moratti, dopo essersi legato a Mantovani fino al 2001. E' questo che ha sconvolto i suoi tifosi, così sensibili ai simboli, ai santini. Passi per il mercato aperto e globale, ma i contratti sono contratti. O no? Roberto Beccantini