Cambiano le tariffe elettriche

Cambiano le tariffe elettriche ENERGIA La Camera approva il di e il governo chiede la tutela delle fasce deboli Cambiano le tariffe elettriche Cadrà la quota-prezzo; allacciamenti più cari ROMA. La Camera ha approvato il disegno di legge di conversione del decreto sulle tariffe elettriche. E' anche stato votato un ordine del giorno che impegna il governo a tutelare le fasce più deboli e le prime utenze stabilendo ribassi agli oneri di allacciamento, volture e subentri, entro il 28 febbraio del prossimo anno. Il testo, che dovrà essere esaminato dal Senato (passato con 303 voti favorevoli e 180 astenuti), prevede, come ha spiegato il relatore della maggioranza Maurizio Migliavacca, la cessazione delle quote prezzo e la semplificazione delle tariffe che non potranno avere «alcun onere aggiuntivo oltre le imposte». Questi «saranno inglobati nella tariffa dall'autorità per l'energia elettrica ed il gas entro il 30 giugno '97». La Camera ha anche riformulato il comma 4 dell'articolo 2 come deciso in commissione, attribuendo per intero all'autorità per l'energia la «graduale semplificazione delle tariffe elettriche» previ¬ ste per l'ex Gruppo Terni. Migliavacca ha anche ricordato come il decreto sulle tariffe abbia contribuito «secondo alcuni calcoli per lo 0,2% al raffreddamento dell'inflazione». L'ordine del giorno dell'opposizione, presentato da Carlo Giovanardi (Cedi, Alessandro Rubino (Fi) e Gaetano Rasi (An) è stato il frutto di un «dialogo» tra maggioranza e opposizione nel corso di una sospensione della seduta. Durante la discussione Giovanardi aveva criticato l'operato del governo: «Mentre da un lato si rimodulavano le tariffe con un decreto legge, dando una manciata di lire a 18 milioni di utenti - ha detto -, dall'altro con un decreto amministrativo si aumentavano gli oneri di ben 700 miliardi per un milione e mezzo di utenti». Giovanardi ha spiegato che mentre per un nuovo allaccio «prima si pagavano 470 mila lire, ora si andrebbe a 700 mila lire. Mentre la riduzione delle tariffe va ad incidere sulla riduzione dell'infla¬ zione, i costi stabiliti pur via amministrativa no. Questo - ha concluso - sa di imbroglio verso l'utente». Il sottosegretario all'Industria Umberto Carpi ha contestato le cifre di Giovanardi, citando dati del '95 in base ai quali gli aumenti sarebbero di circa 260 miliardi di lire, contro una riduzione delle tariffe di gran lunga superiore», ma ha poi accolto a nome del governo l'odg dell'opposizione che «impegna il governo in sede di riordino delle tariffe, e non oltre il 28 febbraio '97, a ridurre in maniera significativa le voci nuovo allacciamento, voltura e subentro riferite a prima casa e fasce sociali deboli». L'aula ha anche approvato un ordine del giorno della Lega Nord che impegna l'esecutivo a predisporre «entro il 30 giugno '97 misure a favore dei comuni ove viene prodotta l'energia elettrica, situati in zone svantaggiate o soggetti ad elevato impatto ambientale», [r. e. s.]

Persone citate: Alessandro Rubino, Carlo Giovanardi, Gaetano Rasi, Giovanardi, Maurizio Migliavacca, Migliavacca, Umberto Carpi

Luoghi citati: Roma